Cosa fare se trovi anomalie bancarie sul tuo conto?

Le anomalie bancarie sono un grave pericolo, ma ADifesa può aiutarti. Scopri qui come individuarle e in che modo puoi difenderti.

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È angosciante dover gestire delle anomalie bancarie.
Errori, sviste, problemi… Sono cose che succedono di continuo, e che affliggono centinaia (se non migliaia) di italiani. Quindi, hai almeno questo: se sei vittima di un’anomalia nei tuoi rapporti bancari, sappi almeno che non sei l’unico o l’unica.

Le anomalie bancarie sono un campo minato: a camminarci in mezzo si rischia di rimanere fregati, è un terreno pieno di insidie. Per questo bisogna procedere con cautela. Magari anche con il supporto professionale più adatto.

In questo articolo, ti guideremo a ogni passo del percorso – dalla definizione delle anomalie bancarie fino al riconoscimento dei segnali che di solito passano inosservati.

Ti forniremo non soltanto una panoramica esauriente della situazione, ma anche soluzioni pratiche ed efficaci che puoi adottare fin da subito.

La strada per risolvere le anomalie bancarie potrà forse sembrare complicata a occhi inesperti. Ma noi di ADifesa sappiamo come trasformare questa sfida in un percorso facile facile verso una nuova serenità finanziaria.

Cosa intendiamo con anomalie bancarie?

È difficile dare una definizione precisa di anomalia bancaria. Si tratta, dopotutto, di un concetto che ne contiene tantissimi altri.

Per spiegarci meglio, con l’espressione «anomalia bancaria» possiamo intendere cose molto diverse fra loro: transazioni non autorizzate, addebiti errati, problemi di estratto conto, etc.

Ma cosa sono, allora, esattamente?
Ecco, possiamo parlare di anomalia bancaria tutte le volte che si verifica una distorsione o una trasgressione del contratto tra banca e cliente. Proviamo a spiegarlo con un esempio.

Supponiamo che tu abbia firmato un contratto di prestito personale. Nel contratto è indicato – nero su bianco – il valore degli interessi passivi, con un TAEG al 7,4%.

A un certo punto, però, ti assale un dubbio: la somma totale degli interessi ti sembra più alta del dovuto. Perciò ti rivolgi a un’associazione consumatori: chiedi una perizia sulla documentazione, e scopri che sono presenti alcuni costi “nascosti” che fanno salire il valore del TAEG.

Insomma, la percentuale del TAEGsul contratto – è del 7,4%. Ma a conti fatti è molto più alta, quasi sfiora il tasso soglia usura! Risultato? Tu hai diritto al rimborso degli interessi pagati in eccesso mentre la banca è costretta a un ricalcolo del prestito al tasso BOT.

Forse ti sembrerà paradossale, ma la realtà è questa.
Tre prestiti su quattro presentano questo tipo di anomalie.

Una lista di possibili anomalie

L’esempio che hai letto qui sopra racconta solo una piccola parte delle anomalie bancarie che si registrano ogni giorno. Il mondo finanziario è complicato, quello delle banche ancora di più: dietro ogni contratto possono nascondersi situazioni dannose per i tuoi risparmi.

Dai problemi più gravi – come l’anatocismo bancario o l’usura del mutuo, che rischiano di farti perdere tantissimi soldi – alle situazioni più comuni (es. errori di registrazione delle transazioni o addebiti duplicati), ogni aspetto delle tue attività finanziarie è esposto al rischio.

Ma quali sono le anomalie bancarie più gravi che puoi incontrare?
Eccone una lista esaustiva:

Purtroppo anomalie bancarie di questo tipo – se trascurate – si trasformano subito in spese enormi e perdite ingestibili. Anche quando non ti sembrano troppo gravi.

Un esempio? Se sei vittima di pubblicità ingannevole – e hai firmato quindi un contratto che non è in linea con quanto ti hanno proposto – potresti fare dei passi falsi (e irrimediabili!) nella gestione dei tuoi soldi.

Allo stesso modo, un punteggio creditizio scorretto può influire sulle tue opportunità future, per esempio ostacolandoti nell’apertura di un mutuo o di un semplice conto bancario.

È fondamentale capire – a questo punto – che questi non sono soltanto piccoli errori. Sono invece rischi reali che possono danneggiare sul serio la tua stabilità economica.

Quali sono i segnali di possibili anomalie bancarie?

Ora, una volta che abbiamo compreso quali anomalie rischi, bisogna fare un passo in più. Un passo avanti. In altre parole, dobbiamo adesso capire quando è il momento di preoccuparsi.

Cosa deve farti scattare un campanello d’allarme?
A quali segnali devi fare attenzione?

Rispondere a questa domanda è un po’ difficile perché le anomalie bancarie – come abbiamo già detto – sono molto diverse tra loro, e ognuna si manifesta in modo specifico.

In linea generale, è il caso di far controllare SEMPRE i contratti stipulati in banca. Considera che, in quasi tutti i casi, l’unico modo per attestare la presenza di un’anomalia bancaria è tramite una perizia approfondita.

Ci sono però dei piccoli segnali a cui puoi prestare attenzione.
Vediamoli insieme in questo elenco.

1.      Stai pagando più del dovuto

Se pagare le rate mensili è inaspettatamente difficile (se non impossibile), forse il costo del tuo prestito è più alto del dovuto.

Non fraintenderci: è sempre difficile gestire un prestito, soprattutto se la finanza personale non è il tuo forte. Eppure, prima di firmare il contratto, avevi fatto due calcoli; e da quanto ti risultava, gestire il prestito non sarebbe stato problema.

Ora invece proprio non riesci. Le rate sono alte, fai fatica ad arrivare alla fine del mese.

Ecco, ora è il caso di far controllare il tuo prestito. Perché è probabile che dentro ci sia un errore, e che tu stia pagando più di quanto dovresti.

2.      La banca ti ha rifiutato un prestito

La banca rifiuta un prestito quando ritiene di non potersi fidare. Sono le società di rating creditizio che glielo dicono: Cerved, CRIF, CTC, e così via. Quando ti rifiutano un prestito (o anche l’apertura del conto corrente) la colpa è sempre di una segnalazione negativa a tuo sfavore.

Ma se non hai mai ricevuto un sollecito di pagamento, perché sei stato segnalato? Succede perché le segnalazioni nei SIC non sempre sono regolari. Ci sono errori nella procedura, nel recapito della raccomandata, etc.

In caso di prestito rifiutato, è sempre meglio richiedere una visura per esaminare la tua posizione creditizia. Se c’è qualcosa che non va, una buona associazione consumatori come ADifesa sarà in grado di risolvere il problema in pochissimo tempo.

3.      Il debito non si chiude mai

Questo succede, per esempio, con le carte revolving. Ogni mese paghi la tua rata mensile ma, pur avendo speso solo una parte del plafond, il debito continua ad aumentare.

È una caratteristica tipica di quella che viene chiamata trappola revolving, un segnale d’allarme da non sottovalutare mai.

4.      Il tuo investimento perde troppo

Troppo, ovvero: più di quanto hai investito. Se investi i soldi in banca o, più in generale, con il supporto di un consulente finanziario per legge non dovresti perdere più di quanto investi.

Attenzione! Le perdite finanziarie sono inevitabili. Ma ci sono prodotti di investimento più sicuri di altri, e il rischio di perdita deve essere sempre commisurato alla tua capacità di gestirlo.

Questo vale sia sul piano economico che su quello psicologico. Perdere troppi soldi è il chiaro segno che qualcosa non va.

1.      L’estinzione anticipata non è conveniente

Chiudere in anticipo un prestito dovrebbe spazzare via – una volta per tutte – i tuoi debiti con la banca. Insomma, l’estinzione anticipata dovrebbe essere una scelta conveniente.

Eppure a volte non lo è. Capita infatti che la banca non tenga conto della riduzione del piano di ammortamento, e per questo ti addebita costi non dovuti – come la polizza assicurativa per gli anni futuri, le spese e le commissioni periodiche, e così via.

Se hai chiesto un’estinzione anticipata e hai pagato una cifra uguale a quella prevista per l’intero piano di ammortamento, certamente c’è qualcosa che non va. Perciò è meglio agire rapidamente.

Il metodo di ADifesa per risolvere le anomalie bancarie

Perché ti diciamo tutto questo? Perché qui in ADifesa abbiamo anni di esperienza alle spalle, e conosciamo molto bene come si comporta la banca con i suoi clienti.

Di anomalie bancarie ne abbiamo viste (e risolte!) a migliaia. E possiamo garantirti che la legge è sempre dalla parte dei cittadini.

Il metodo ADifesa si basa su quattro passaggi ben collaudati.

  • recupero dei documenti necessari
  • studio di fattibilità gratuito
  • perizia approfondita sul contratto
  • ricorso in via stragiudiziale o in Tribunale

Scegliere ADifesa conviene perché con ADifesa risparmi.
Un’associazione consumatori ha costi più bassi di uno studio legale, ma ti offre la stessa competenza e la stessa esperienza sul diritto bancario e dei consumatori.

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