
Hai ricevuto un decreto ingiuntivo dalla banca? Scopri come fare opposizione, bloccare il pignoramento e difenderti legalmente. ADifesa ti aiuta!

La busta verde che ti consegna il postino ti mette già in allerta. Figuriamoci cosa succede, poi, quando la apri e ci trovi dentro le parole decreto ingiuntivo e banca. Quasi un pugno nello stomaco.
Forse te l’aspettavi (se il debito è recente), forse no.
Ma la notizia di un decreto ingiuntivo è sempre destabilizzante, come ci raccontano i nostri associati quando chiedono aiuto ai consulenti di ADifesa. Eppure una via d’uscita esiste, e si chiama opposizione al decreto ingiuntivo.
In questo articolo, vogliamo spiegarti perché hai ricevuto un decreto ingiuntivo dalla banca, quali sono le sue conseguenze e, soprattutto, come puoi difenderti.
Perché sì, puoi difenderti: con il supporto di un avvocato o di un’associazione consumatori, puoi opporti al decreto ingiuntivo e addirittura ottenerne l’annullamento.
Con qualche esempio, ti indicheremo la strada migliore per uscirne. Con mente lucida e determinazione. Perché il primo errore commesso da molti è farsi paralizzare dalla paura. Qui troverai i consigli giusti per evitare che accada.
Perché hai ricevuto un decreto ingiuntivo dalla banca?
Se hai ricevuto un decreto ingiuntivo su un contratto di finanziamento, significa che la tua banca ha deciso di agire legalmente per recuperare un debito non pagato.
Quando non paghi un finanziamento, la banca può infatti chiedere al giudice un provvedimento che ti obbliga a saldare quanto dovuto. E questo avviene senza che ci sia bisogno di una causa vera e propria. Di solito anzi funziona così:
- La banca fa richiesta al giudice
- Il giudice valuta la documentazione
- Viene emesso il decreto ingiuntivo
In sintesi, la tua versione dei fatti – in un primo momento – non viene nemmeno considerata.
Ma perché la banca può ottenere un decreto ingiuntivo così facilmente? Perché esiste un elemento chiave: la prova scritta del debito. Se hai firmato un contratto di finanziamento e poi hai smesso di pagare le rate, quel documento è sufficiente per dimostrare che hai un debito.
👉 Facciamo un esempio pratico. Hai ottenuto un prestito per acquistare un’auto, ma per problemi economici hai smesso di pagare le rate. Dopo qualche sollecito, la banca ha deciso di non aspettare oltre e ha chiesto al giudice di obbligarti a pagare. Il giudice ha controllato il contratto e ha dato ragione alla banca: ecco perché ti è arrivato il decreto ingiuntivo.
Cosa succede a quel punto? Avrai 40 giorni di tempo per presentare opposizione. Se non lo fai, il decreto diventa definitivo e la banca potrà procedere con il pignoramento di beni o stipendio. Leggi anche: Cosa succede dopo il decreto ingiuntivo
Non solo decreto ingiuntivo. Cosa succede con un finanziamento non pagato
È bene sottolineare che il decreto ingiuntivo rappresenta solo una delle possibili conseguenze del mancato pagamento di un finanziamento. In realtà, è probabile che tu abbia già sperimentato altri effetti negativi del debito prima ancora di ricevere la notifica del decreto. Ma di quali altre conseguenze parliamo?
1. Solleciti di pagamento e avvisi
Una banca che si accorge di alcune rate insolute (cioè non pagate), te lo comunica subito – o almeno così dovrebbe fare. In genere, dopo una o due rate non pagate, dovresti ricevere solleciti, telefonate o lettere di avviso.
2. Segnalazione al CRIF o società simili
Se il ritardo si protrae, il tuo nome può finire nelle banche dati dei cattivi pagatori – come CRIF, Experian ma anche la Centrale Rischi della Banca d’Italia. Ricevere una segnalazione negativa ti renderà difficile (se non impossibile) ottenere nuovi prestiti in futuro.
3. Revoca del fido bancario
Nel momento in cui la banca si rende conto che hai problemi a pagare le rate, è in diritto di revocarti il fido bancario – es. dal conto corrente affidato o dalla carta di credito. Ovviamente questo significa che dovrai restituire al più presto tutti i soldi che la banca ti ha prestato.
Gli effetti su garante e terze parti
Come saprai, il garante è la persona che si è impegnata a pagare il debito al posto tuo se tu non lo fai. Ecco, la banca può rivalersi sul garante in caso di finanziamento non pagato. Dunque il decreto ingiuntivo può arrivare anche al garante, se il debito è rimasto insoluto.
👉 Un altro esempio pratico. Tuo padre ti ha fatto da garante per un mutuo. A un certo punto, però, hai smesso di pagare. La banca, che ovviamente rivuole i suoi soldi, si rivolge a tuo padre chiedendogli di saldare il debito. Se anche lui non paga, il pignoramento di stipendio o beni può toccare in sorte anche a lui.
Opporsi a un decreto ingiuntivo di banca è possibile?
È possibile opporsi al decreto ingiuntivo? Certo che sì! Purtroppo sono in pochi a saperlo, ma è così: un decreto ingiuntivo NON è una condanna definitiva. E se conosci persone che ne sono convinte, condividi con loro questo nostro articolo!
Ti diciamo di più: sono diversi i motivi per cui opporti al decreto ingiuntivo e bloccare l’azione della banca. Nel paragrafo successivo ti elencheremo quelli più efficaci secondo la nostra esperienza.
Intanto però, proviamo a capire insieme come fare opposizione al decreto ingiuntivo in caso di contratto di finanziamento. I passi da compiere sono almeno tre.

1. Analisi del decreto ingiuntivo
L’analisi del decreto ingiuntivo è fondamentale. Puoi iniziare a farla in autonomia, leggendo con attenzione il testo del decreto. Il consiglio è di porti queste domande:
❓ L’importo è corretto o contiene errori di calcolo?
❓ La banca ha fornito una prova scritta del debito?
❓ Hai ricevuto un avviso di pagamento prima d’ora?
❓ Il contratto di finanziamento era regolare?
Quest’ultima domanda è quella più delicata. Spesso infatti i contratti di finanziamento (in particolare i mutui) sono irregolari. Qui per esempio abbiamo un articolo sui mutui irregolari.
Sono irregolarità che soltanto occhi esperti possono individuare, e se vuoi possiamo darti una mano. Sappi però che i contratti di finanziamento illecito sono molto diffusi e rappresentano uno dei motivi principali per cui ci si oppone al decreto ingiuntivo.
2. Raccolta della documentazione
Per preparare l’opposizione, devi raccogliere tutte le prove utili a dimostrare la tua posizione. Ecco alcuni documenti fondamentali, richiesti anche dai nostri consulenti:
- il contratto di finanziamento
- tutti gli estratti conto
- le comunicazioni della banca
- eventuali avvisi di pagamento
In questa fase bisogna verificare se la banca ha rispettato le condizioni del contratto, se è vero che hai ricevuto avvisi di pagamento (obbligatori) e se l’importo del debito residuo corrisponde al vero.
3. Supporto di un esperto
L’opposizione al decreto ingiuntivo è un atto formale che va presentato in tribunale con l’aiuto di un avvocato. A tal proposito hai due possibilità: scegliere uno studio legale oppure rivolgerti a un’associazione consumatori.
I vantaggi dell’associazione consumatori puoi immaginarli: risparmi perché non paghi una parcella ma solo un contributo, e ottieni un servizio completo e efficace che ti libera dai guai.
In ogni caso, per opporsi al decreto ingiuntivo hai bisogno comunque del supporto di un professionista. Quello che puoi fare è scegliere la soluzione che costa di meno a parità di servizio.
I motivi a cui appellarti per l’opposizione
Passiamo però adesso alla questione più importante, quella che suscita più curiosità: i motivi che rendono valida un’opposizione al decreto ingiuntivo. Eccone alcuni che possono tornarti utili:
- mancanza di prove del credito
- errori nei calcoli dell’importo
- anatocismo e usura bancaria
- prescrizione del debito
- vizi di forma nel decreto ingiuntivo
- debito già parzialmente saldato
In sintesi, la banca deve dimostrare con documenti certi che il debito esiste. Se non ha un certificato bancario valido o una prova scritta adeguata, hai diritto a contestare il decreto.
A volte poi la somma richiesta non è corretta, magari per interessi applicati in modo scorretto o per spese non dovute. In certi casi i contratti di finanziamento o mutuo sono addirittura anatocistici o usurari, e questo comporta l’annullamento del decreto ingiuntivo.
Infine, ci sono altre questioni da valutare – es. il debito è troppo “vecchio”, oppure lo hai già saldato in parte, oppure ancora non hai ricevuto alcun avviso di pagamento che ti chiedeva di pagare.
Insomma, ci sono diverse strade per liberarsi di un decreto ingiuntivo. Ed è facile che la tua situazione rientri in una di queste casistiche che ti abbiamo appena menzionato.
Quando e come presentare opposizione
Per presentare un’opposizione hai 40 giorni di tempo, a partire dalla notifica del decreto ingiuntivo. Se non agisci entro questi termini, rischi grosso: il provvedimento diventa infatti definitivo e la banca avrà diritto di procedere con il pignoramento.
Certo, l’opposizione al decreto ingiuntivo non è l’unica possibilità. Infatti puoi anche decidere di pagare il decreto ingiuntivo. Come? In questo caso, potrai negoziare con la tua banca una rateizzazione del pagamento oppure proporre un saldo e stralcio. Il che succede di frequente: le banche spesso preferiscono una restituzione anche parziale dei soldi, pur di chiudere subito il contenzioso.
I tempi, però, rimangono uguali. Hai sempre 40 giorni di tempo, sia per l’opposizione che per il pagamento.
Opponiti al decreto ingiuntivo della tua banca con ADifesa
Insomma, con un decreto ingiuntivo a tuo nome, ti resta soltanto una cosa da fare: agire. Agire presto, agire subito, agire bene. E ADifesa, in questo, può darti una mano.
Il nostro team di esperti analizzerà la tua situazione, e individuerà ogni possibile irregolarità nel contratto di finanziamento. Una volta scoperte, ti proporrà la migliore strategia per bloccare l’azione della banca.
Tieni conto che ADifesa è un’associazione consumatori.
Questo significa che non ti chiederemo mai il pagamento di una parcella, né soldi anticipati. Anzi: la nostra analisi preliminare è gratuita. I nostri consulenti analizzeranno (gratis!) i tuoi documenti, e ti diranno sin da subito quali sono le possibilità di riuscita del ricorso.
Ricorda: il nostro servizio di opposizione al decreto ingiuntivo è pensato per liberarti dai guai, senza aggiungerne altri.
Vuoi parlare subito con un consulente?
Lascia un messaggio qui sotto.
Riceverai una risposta in meno di 48 ore.
Post a Comment