Sovraindebitamento, liberati dai debiti con la legge 3/2012

Le procedure di sovraindebitamento ti liberano dai debiti e risollevano la tua situazione finanziaria. Scopri qui come accedervi.

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Troppi debiti da pagare?
In Italia, una famiglia su quattro vive questa difficoltà.

L’ultimo Rapporto nazionale sul sovraindebitamento ha fatto emergere come almeno 7 milioni di italiani faccia fatica a gestire rate mensili e debiti da pagare.

Inutile dilungarsi sui motivi dietro al sovraindebitamento.
Inflazione, crisi, guerra sono tutti scenari che hanno destabilizzato la situazione finanziaria delle famiglie. A questo, va aggiunta anche una scarsa consapevolezza finanziaria che finisce per aggravare la situazione.

Il sovraindebitamento, perciò, diventa una sfida che va affrontata con responsabilità – non soltanto dalle famiglie coinvolte, ma anche dalle istituzioni, che sono tenute a garantire il benessere dei cittadini anche sul piano finanziario.

In questo articolo, ADifesa ti parlerà della procedura di sovraindebitamento. Una soluzione voluta dal governo, e che offre un aiuto concreto ai debitori in difficoltà.

Cosa si intende per sovraindebitamento?
Significato, definizione, normativa

Troviamo una definizione di sovraindebitamento nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza, che rappresenta il punto di riferimento normativo.

L’art. 2 del CCI parla di sovraindebitamento come «lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell’imprenditore minore e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale ai sensi del presente codice».

Il significato del sovraindebitamento è tutto in quella frase.
Ma che significa non assoggettabile alla liquidazione giudiziale?

Significa che, se ti trovi in uno stato di insolvenza – vale a dire, che non hai alcuna possibilità di pagare i tuoi debiti – nessun tribunale o giudice può liquidare il tuo patrimonio (es. mettendo all’asta un immobile di tua proprietà), proprio perché la legge lo impedisce.

Il sovraindebitamento, dunque, nasce per tutelare i debitori in difficoltà. Nasce per evitare che chiunque vanti un credito (es. la tua banca, un fornitore di energia, un’azienda qualsiasi) possa ricorrere a azioni legali immediate per recuperare i soldi – rischiando di aggravare ulteriormente la situazione.

Facciamo un esempio di sovraindebitamento

Supponiamo che tu sia un lavoratore dipendente con un reddito medio. Dopo un periodo di disoccupazione, hai accumulato debiti con varie istituzioni finanziarie – una banca per un mutuo o una finanziaria per una carta revolving.

Non hai abbastanza soldi per far fronte ai pagamenti.
Perciò hai iniziato a ricevere solleciti e avvisi di morosità, perché questo è quello che succede quando non paghi i debiti alla banca o a una società qualsiasi.

Questo scenario può rivelare uno stato di sovraindebitamento.
Non sei in grado di onorare i tuoi obblighi finanziari, e sei a rischio di azioni legali da parte dei tuoi creditori. La normativa sul sovraindebitamento è pensata proprio per proteggerti in situazioni come questa.

Cosa prevede la legge 3 2012 sul sovraindebitamento?

La legge 3/2012, conosciuta anche come legge salva-suicidi, è lo strumento normativo che consente di attutire gli effetti del sovraindebitamento, e di affrontare un problema nazionale come il sovraindebitamento attraverso l’applicazione di una procedura specifica.

La legge 3/2012 introduce infatti una serie di misure che:

– proteggono i debitori in difficoltà
– favoriscono la ristrutturazione dei debiti

Vediamo qui di seguito alcune delle sue disposizioni.

1) La procedura di composizione della crisi

La procedura di composizione della crisi ti consente di negoziare con i debitori, e di raggiungere così un accordo di riduzione del debito – come già succede con il saldo e stralcio.

A differenza del saldo e stralcio, però, la procedura di composizione della crisi offre un quadro legale e strutturato. Il saldo e stralcio, infatti, non è una procedura ufficialmente regolamentata.

Questo significa che, al di fuori di una situazione di sovraindebitamento, i creditori potrebbero rifiutare la richiesta, a meno di non ricevere una proposta di saldo e stralcio davvero efficace.

2) Il piano del consumatore

Il piano del consumatore è un documento nel quale vengono indicati i dettagli delle modalità di pagamento dei debiti in base alle tue possibilità economiche. Il piano deve essere preparato da un esperto, come i professionisti di ADifesa; successivamente dovrà essere approvato dalle società con cui sei in debito.

3) La sospensione delle azioni esecutive

Durante la procedura di composizione della crisi, viene sospesa l’esecuzione delle azioni legali da parte dei creditori per il recupero dei debiti. Questo ti permette di rinegoziare i tuoi debiti, e di definire quindi un accordo, senza il timore di avere problemi con la legge.

4) La procedura di liquidazione controllata

Se la composizione della crisi, da sola, non ti aiuta a coprire i tuoi debiti, la legge 3/2012 prevede anche una procedura di liquidazione controllata del sovraindebitamento. In altre parole, il patrimonio del debitore viene venduto per restituire parzialmente i debiti. Si tratta di una procedura simile alla liquidazione giudiziale, ma che prevede un accorto extragiudiziale con i tuoi creditori.

5) Il ruolo dell’Organismo di Composizione della Crisi

L’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) svolge un ruolo chiave nell’attuazione della legge sul sovraindebitamento – un ruolo stabilito dalla legge 3/2012.

 L’OCC è l’organismo responsabile dell’approvazione dei piani del consumatore, dell’assistenza nella negoziazione tra debitore e creditori e della supervisione delle procedure.

La normativa prevede che ci si possa rivolgere direttamente all’Organismo di Composizione della Crisi, ricorrendo professionisti esperti in grado di supportarti in tutte le fasi della procedura, fino all’omologazione dell’accordo.

Come funziona la procedura di sovraindebitamento?

Come abbiamo visto prima, il sovraindebitamento prevede ben tre diverse procedure: la composizione della crisi, il piano del consumatore, la liquidazione controllata.

Ognuna di queste procedure funziona in modo diverso; in altre parole, dà risultati diversi e segue un iter specifico. Qui ci limiteremo a definire i tre passaggi principali che accomunano le procedure indicate nella legge 3/2012 sul sovraindebitamento. E cioè:

  • redazione della proposta
  • presentazione della domanda
  • omologazione dell’accordo

Il primo passo consiste nella redazione di una proposta di copertura dei debiti. La proposta viene elaborata dal debitore, in collaborazione con professionisti specializzati, e deve essere realistica e sostenibile a seconda delle possibilità finanziarie di chi si trova in stato di insolvenza.

Una volta redatta, è necessario presentare la domanda presso l’organismo competente che gestisce la procedura di sovraindebitamento. All’interno della pratica, devono quindi essere presenti tutti i documenti e le informazioni necessarie – inclusa la proposta di rinegoziazione.

È importante, in questa frase, essere molto precisi: inserire tutte le informazioni richieste ti permetterà di evitare ritardi o respingimenti.

Dopo aver presentato la domanda, l’organismo competente valuterà la proposta di pagamento dei debiti e la situazione finanziaria complessiva del debitore.

Se la proposta è ritenuta accettabile e sostenibile, l’accordo sarà sottoposto all’omologazione del giudice. L’omologazione conferisce all’accordo un valore giuridico; questo vuol dire che entrambe le parti coinvolte devono rispettarne i termini e le condizioni concordate.

Come fare per chiedere il sovraindebitamento?
ADifesa in aiuto dei debitori italiani

Se ti trovi in una situazione di grave insolvenza, e vuoi quindi accedere alla procedura di sovraindebitamento, ADifesa può darti una mano.

ADifesa è un’associazione consumatori che ti mette a disposizione una squadra di professionisti esperti – nel settore legale e finanziario. Il team di ADifesa può contare su una lunga esperienza nella tutela dei debitori italiani, e ti sarà in grado di guidarti in tutte le fasi della procedura, lavorando al tuo fianco e rispettando le tue esigenze.

Rivolgersi ad ADifesa conviene, perché ti garantiamo un esito positivo della pratica, a fronte di una piccola spesa. Un’associazione consumatori, infatti, presuppone un costo ridotto rispetto a uno studio legale.

Con ADifesa quindi puoi ottenere un risparmio significativo senza compromettere il risultato della pratica. Grazie ai nostri esperti, avrai accesso a un alto livello di competenza e professionalità.

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