Rimborso carte revolving, a chi rivolgersi per ottenerlo?

Il rimborso di una carta revolving irregolare è un diritto. Ma a chi rivolgersi per ottenerlo? Scopri tutto quello che devi sapere in questo articolo di ADifesa.

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Il rimborso delle carte revolving è un argomento di cui si parla ancora poco.

Se è vero che le carte revolving rappresentano – ancora oggi – un prodotto finanziario particolarmente amato dai consumatori italiani, solo in pochi sono a conoscenza delle numerose irregolarità che queste spesso celano.

Sono irregolarità nascoste nei contratti bancari, che non mostrano il vero valore dei tassi di interesse. Sono irregolarità che costringono i soggetti in debito con la banca a pagare più del dovuto, rischiando a volte di finire sommersi dai debiti.

Per questo motivo il rimborso delle carte revolving è a tutti gli effetti un diritto imprescindibile dei consumatori, così come sancito dalla normativa italiana.

Un diritto a cui tutti possono avere accesso, grazie all’istituzione di organi pubblici dedicati che gestiscono le controversie bancarie senza che sia necessario dover ricorrere a un giudice.

Eppure, riuscire a farsi giustizia in autonomia può essere molto complicato.

Anche se si procede per via stragiudiziale, infatti, la presenza di un fascicolo di prove può fare la differenza in un procedimento per richiesta di rimborso. E operazioni di questo tipo richiedono una quantità di tempo e d’attenzione considerevole, nonché una conoscenza del diritto bancario che non tutti possiedono.

Sono dunque questi i motivi che spingono i consumatori a cercare il supporto di un professionista per far valere i propri diritti. Purtroppo però spesso è difficile capire a chi rivolgersi.

Se anche tu stai cercando di ottenere un rimborso della tua carta revolving ma non sai a chi chiedere aiuto, questo articolo sarà in grado di rispondere alle tue domande.

Prima però cerchiamo di chiarire alcuni punti essenziali.

Innanzitutto, hai i requisiti per ottenere il rimborso?

Per ottenere un rimborso della carta revolving devi rispettare alcuni requisiti fondamentali, ed è importante tenerlo a mente prima di avviare un ricorso stragiudiziale.

Il rimborso infatti non spetta a chiunque abbia sottoscritto una carta revolving. Solo una parte dei soggetti in debito con la banca possono accedervi infatti, sebbene si tratti di una fetta di clienti molto larga.

I requisiti che devi soddisfare per il rimborso sono nello specifico:

  • essere titolare di una carta revolving ottenuta nel periodo di tempo che va dal 2000 al 2016;
  • aver pagato (o pagare ancora) rate mensili con tassi di interesse troppo alti al limite della soglia di usura.

E poco importa se la carta revolving in questione sia già stata estinta. Il diritto al rimborso degli interessi si applica infatti anche alle carte revolving chiuse.

Dunque se la tua carta revolving rispetta i requisiti qui sopra menzionati, il prossimo paragrafo ti aiuterà a capire come procedere per avere giustizia.

A chi rivolgerti per il rimborso della carta revolving

Come già scrivevamo poco sopra, esistono degli organi pubblici che sono stati istituiti proprio per risolvere controverse bancarie di varia natura.

Uno di questi, nonché quello a cui si fa riferimento per i problemi relativi alle carte revolving, è l’Arbitro Bancario Finanziario, che viene gestito direttamente da Banca d’Italia.

L’Arbitro Bancario Finanziario è però lo step finale di un percorso che coinvolge più attori, tra cui non per ultima anche la banca a cui è necessario rivolgersi ad un certo punto per avanzare reclamo formale.

A supportarti durante l’iter saranno allora professionisti esperti di diritto bancario e tutela dei consumatori, in grado di gestire a tuo nome la pratica di ricorso per raggiungere il massimo dei risultati.

Sai già cos’è l’Arbitro Bancario Finanziario?

L’Arbitro Bancario Finanziario (detto anche ABF) è un sistema voluto da Banca D’Italia per risolvere controversie tra cittadini e istituti bancari. Grazie ai suoi Collegi composti da professionisti forensi, l’ABF offre una risoluzione stragiudiziale in tempi brevi e a costi accessibili. Se vuoi saperne di più, leggi anche su ADifesa -> Arbitro Bancario Finanziario: cos’è e come funziona

In altre parole, per ottenere il rimborso della carta revolving puoi rivolgerti alle associazioni consumatori come ADifesa oppure a un avvocato.

Qual è la differenza, e come scegliere la soluzione migliore?

Associazioni consumatori e avvocati liberi professionisti lavorano in modi diversi, come è facile immaginare. Per questo, prima di scegliere la soluzione migliore, dovresti prendere in considerazione questi aspetti:

1) Un avvocato esperto di controversie bancarie sarà a tua completa disposizione ma solo dietro il pagamento di una parcella. Gli avvocati, infatti, devono rispettare tariffari precisi stabiliti dal loro ordine professionale, e i compensi potrebbero essere poco agevoli.

Inoltre, spesso gli studi legali rifiutano questo tipo di incarico. Il motivo è piuttosto semplice: la presenza di un avvocato è facoltativa per i ricorsi stragiudiziali. Pertanto, una volta vinto il ricorso tramite ABF, il rimborso che ottieni non includerà il risarcimento delle spese legali.

I consumatori devono invece farsi carico di tutti i costi, cosa che si traduce di frequente in parcelle non pagate. Agli avvocati, dunque, non conviene affatto.

2) Le associazioni di tutela consumatori gestiscono in contemporanea molte pratiche diverse, e questo spesso porta a tempi di risposta più lunghi. Se ci tieni a un contatto diretto o ad aggiornamenti costanti, forse questa potrebbe non essere la soluzione che cerchi.

Il vantaggio economico però è notevole, perché non pagherai una parcella ma una quota associativa.

In più, una associazione come ADifesa mette a disposizione dei suoi associati un’intera squadra di esperti. A gestire il tuo ricorso non ci sarà solo un avvocato ma un team di avvocati specializzati, e anche esperti di contratti bancari e professionisti del settore finanziario.

ADifesa quindi avvia per conto tuo una perizia approfondita sul contratto di carta revolving, trova tutte le irregolarità e presenta alla fine un fascicolo di prove contro la banca.

Quello delle associazioni consumatori come ADifesa è un supporto legale – e non solo – di cui è impossibile fare a meno in caso di ricorso stragiudiziale.

Prima di affidarti a professionisti, fai attenzione a questi dettagli

Ora che sai a chi rivolgerti, ecco allora alcune dritte per scegliere bene il professionista o l’associazione che possa darti una mano.

1) Accertati che siano professionisti specializzati. In altre parole, si occupano principalmente di rimborsi e recupero interessi o sono dei factotum del diritto?

Potrà sembrare una banalità, ma i professionisti e le associazioni consumatori con un focus su questo tema hanno molte più possibilità di riuscita.

ADifesa, per esempio, si occupa da anni di rimborsi su carte revolving, prestiti personali e cessioni del quinto. Quasi tutta l’esperienza della nostra associazione ruota attorno ai prestiti e alle irregolarità bancarie su questo fronte.

2) Leggi tutte le recensioni di chi li ha già scelti. Le recensioni sono un ottimo strumento per capire se chi hai davanti è effettivamente un esperto del settore bancario. L’esperienza di altre persone che sono arrivate prima di te può rivelarsi illuminante, e ti aiuterà a scegliere con cognizione di causa.

Moltissime persone, per esempio, si rivolgono ad ADifesa dopo aver letto le recensioni a cinque stelle su TrustPilot. Se non vuoi credere alle parole di un professionista, puoi sempre fidarti di quelle dei suoi clienti.

3) Controlla che abbiano una sede fisica. Se è vero che tutto ormai viene gestito da remoto, la presenza di una sede fisica è garanzia di professionalità. Se c’è un ufficio dove puoi andare a bussare, puoi stare certo che nessuno scapperà con i tuoi soldi prima di farti ottenere il rimborso che ti spetta.

L’associazione ADifesa, per esempio, pur avendo in carico pratiche di consumatori che arrivano da ogni parte in Italia, ha una sede fisica a Monza dove è possibile fissare un appuntamento con un consulente specializzato.

E se non sei di Monza e nemmeno dei dintorni, nessun problema. Per contattare gli esperti di ADifesa e ottenere il rimborso della tua carta revolving, puoi comunque mandare un email a contatti@adifesa.it. Oppure compilare il form qui sotto.

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