Prestiti Compass, leggi questa guida prima di firmare

Cover articolo di ADifesa: Prestiti Compass, la guida completa tra offerte, tassi e irregolarità nascoste

Prestiti Compass, la guida completa tra offerte, tassi e irregolarità nascoste

Scopri tutto sui prestiti Compass: dai tassi di interesse ai costi nascosti, fino a come tutelarti. Perché forse stai pagando più del dovuto.

Cover articolo di ADifesa: Prestiti Compass, la guida completa tra offerte, tassi e irregolarità nascoste

Sul web, i prestiti Compass sono quelli che generano più entusiasmo. Secondo migliaia di recensioni (che puoi trovare facilmente online) pare che ottenere un prestito con Compass sia più semplice del solito, specie quando si tratta di cifre contenute.

Eppure resta il fatto che i prestiti personali sono tra gli strumenti finanziaria con più rischi. Persino se ottenuti tramite un’agenzia di credito tanto famosa come Compass.

Di base, e se conosci ADifesa già lo sai, qualsiasi contratto che comporta l’impegno a restituire denaro più interessi andrebbe firmato con cognizione di causa. Cioè conoscendone i rischi nonché le possibili “vie di fuga”.

Questo nostro articolo di ADifesa ti farà da guida.

Quali sono i prestiti Compass, e come funzionano?

Il catalogo dei prestiti Compass è piuttosto ampio e pensato per adattarsi a tante situazioni diverse. C’è chi vuole ristrutturare casa, chi deve cambiare l’auto, chi ha bisogno di un piccolo supporto per affrontare una spesa imprevista. Per ogni esigenza, Compass sembra avere una soluzione su misura — e, stando a quanto si legge online, anche a condizioni considerate vantaggiose.

I prestiti si possono richiedere sia online che in filiale. Gli importi partono da circa 3.000 euro e possono arrivare fino a 30.000 euro per i privati, e fino a 50.000 euro se si tratta di una linea di credito aziendale. Anche la durata è variabile: con la cessione del quinto, ad esempio, il piano di rimborso può estendersi fino a 120 mesi (10 anni), mentre con un prestito liquidità si arriva fino a 96 mesi.

Di fatto, l’offerta Compass spazia tra prestiti personali, piccoli prestiti e prestiti finalizzati. I primi sono i classici prestiti non vincolati a un acquisto specifico. I secondi riguardano importi contenuti, con iter di approvazione più snelli. I prestiti finalizzati, invece, si attivano direttamente al momento dell’acquisto — ad esempio, se compri un’auto, un elettrodomestico o un corso di formazione — e servono a finanziare proprio quella spesa. Infine, ci sono anche i prestiti veloci, pensati per chi ha bisogno di ottenere liquidità in tempi brevi.

Anche se a prima vista possono sembrare tutte soluzioni accessibili e convenienti, è bene conoscerne a fondo il funzionamento, le condizioni e i costi.

Compass Easy, Jump, Unica, Leggero: cosa cambia?

Cercando informazioni sui prestiti Compass, è possibile che tu ti sia imbattuto in nomi come Easy, Jump, Leggero o Unica. Sono nomi storici, legati a prodotti che Compass ha offerto in passato — e che alcuni potrebbero ancora avere attivi. Oggi, questi prestiti hanno cambiato denominazione (e in parte anche caratteristiche), ma capire da dove arrivano può aiutarti a orientarti meglio tra le proposte attuali.

Vediamo allora come sono cambiati nel tempo — e cosa offre oggi Compass in alternativa.

Leggero, non più attivo

Il prestito Leggero non è più disponibile nel catalogo Compass, ma in passato permetteva di iniziare a rimborsare con rate più basse per il primo anno, e poi di aumentare gradualmente l’importo. Un vantaggio iniziale che andava però bilanciato con l’aumento finale dei costi. Oggi Compass propone un prestito personale standard, fino a 30mila euro, con rate fisse e durata fino a 96 mesi. Più semplice da gestire, ma sempre da valutare con attenzione.

Jump, oggi Total Flex

Il prestito Jump oggi si chiama Total Flex. Mantiene la promessa di flessibilità, perché ti permette di saltare una rata all’anno, fino a cinque volte, o addirittura di modificarne l’importo. Con Total Flex puoi richiedere fino a 30mila euro, rimborsabili in un massimo di 84 mesi. Comodo, sì, ma attenzione: ogni modifica comporta costi e interessi aggiuntivi.

Unica, oggi Consolido

Quello che un tempo si chiamava Unica, oggi è il prestito Consolido, dedicato a chi ha più finanziamenti in corso e vuole accorparli in un’unica rata. Si tratta, in poche parole, di un prestito per consolidamento debiti – da cui il nome. Una soluzione pratica se stai cercando di estinguere un debito, perché ti permetterebbe anche di “contenere” le rate mensili, abbassandole, rendendole più gestibili.

Easy, la carta revolving

Easy è ancora oggi la carta revolving di Compass. Come forse saprai, una carta revolving ti permette di fare acquisti e di rimborsarli a rate, con una rata minima mensile fissa e un plafond che si ricostituisce man mano che rimborsi. Parliamo quindi di un prestito personale a tutti gli effetti, e per altro uno dei più rischiosi.

Compass prestiti per auto, casa e piccoli importi

Oltre ai prestiti personali e alle carte rateali, Compass propone anche finanziamenti specifici per chi deve acquistare un’auto o ristrutturare casa. In questi casi si parla di prestiti finalizzati, ovvero legati direttamente a una spesa precisa: firmi il contratto solo se procedi con l’acquisto, e la somma viene erogata direttamente al venditore o al fornitore del servizio.

Il prestito per l’auto, per esempio, è pensato per chi vuole acquistare un veicolo nuovo o usato, anche da un concessionario convenzionato. La pratica si può avviare direttamente in concessionaria, spesso con approvazione in tempi rapidi. Il vantaggio? Non devi anticipare l’importo, e hai un piano di rimborso definito.

Anche il prestito per ristrutturare casa funziona allo stesso modo: è finalizzato ai lavori di ristrutturazione, e ti permette di finanziare interventi più o meno importanti, dalla manutenzione ordinaria fino alle ristrutturazioni complete. Anche in questo caso, si tratta di un finanziamento vincolato, che richiede la presentazione di un preventivo o di una documentazione legata ai lavori.

Infine, Compass mette a disposizione anche piccoli prestiti, ideali per affrontare spese improvvise o progetti contenuti. Gli importi partono da cifre molto basse, dai mille ai 5mila euro, e possono essere richiesti anche online con un iter semplificato.

Il Minicredito di Compass

Tra le soluzioni pensate per chi ha bisogno di somme molto contenute, Compass propone anche il Minicredito, una formula di prestito revolving collegato al conto corrente.

Con la formula del Minicredito puoi ottenere fino a 1.500 euro, sempre disponibili e rinnovabili man mano che rimborsi il debito. In pratica: spendi, rimborsi, e il plafond si ricostituisce.

Il vantaggio è evidente, perché avrai a disposizione una riserva di liquidità da usare in qualsiasi momento, senza dover avviare ogni volta una nuova richiesta. Ma come per tutte le carte revolving, anche qui serve massima attenzione. Perché la comodità ha un costo, e se decidi di pagare solo la rata minima, rischi di trascinarti il debito a lungo — con un impatto notevole sul costo complessivo.

Cosa valutare prima del prestito Compass Confronta TAN vs TAEG Verifica se il TAEG include assicurazione Attenzione alla durata breve = costo totale più basso Consulta un esperto se il TAEG supera il 15 % Controlla spese iniziali e penali Leggi il contratto, non solo il foglio informativo

Tassi di interesse e costi dei prestiti Compass

Quando si parla di prestiti, il tasso di interesse è uno degli elementi più importanti da valutare. Perché? Perché è ciò che determina quanto pagherai in più, rispetto alla somma che ricevi. E attenzione, perché non basta guardare solo il TAN. Le percentuali che ti interessano sono due, il TAN e il TAEG, ovvero in breve:

  • il TAN (o Tasso Annuale Nominale) indica il tasso di interesse “puro”, cioè il costo del denaro così come applicato dalle banche.
  • il TAEG (o Tasso Annuo Effettivo Globale) include invece anche tutte le spese accessorie: istruttoria, gestione pratica, imposte, eventuali assicurazioni obbligatorie e commissioni varie.

È il TAEG che ti dice la verità sul costo reale del finanziamento. Ed è il valore che ti permette di confrontare tra loro prestiti diversi, anche se proposti da banche o finanziarie differenti. Nel caso dei prestiti Compass, i tassi variano a seconda dell’importo richiesto, della durata e del tipo di canale (filiale o online).

A giugno 2025, per i prestiti Compass, i TAN partono da circa 6,90%, mentre i TAEG possono arrivare fino a 15,70%. Questo significa che, per alcuni prestiti, potresti ritrovarti a rimborsare molto più del capitale ricevuto.

Simulazione di un prestito Compass per 10 mila euro

Per capire meglio quanto può costare un prestito Compass, facciamo un esempio concreto. Secondo i dati aggiornati a giugno 2025, se chiedi a Compass un prestito personale da 10mila euro, da rimborsare in 60 mesi, ti verrà applicato:

  • un TAN di 11,90%
  • un TAEG di 13,43%

La rata mensile sarà di 225 euro, per un totale da rimborsare pari a 13.516 euro. In sintesi, su 10mila euro pagherai 3.516 euro tra interessi e spese.

Una differenza importante, che è bene conoscere in anticipo — e che sottolinea quanto sia essenziale non fermarsi alla sola rata mensile.

Le spese che paghi sono legali? Purtroppo non sempre

Quando firmi un contratto di prestito, non stai pagando soltanto per avere una somma di denaro da restituire nel tempo. Stai accettando una serie di costi aggiuntivi che, nel complesso, determinano quanto quel prestito ti costerà davvero. Questi costi vengono riassunti nel TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che dovrebbe includere tutte le spese obbligatorie legate al finanziamento:

  • interessi puri
  • spese di istruttoria
  • costi di gestione pratica
  • imposte
  • invio delle comunicazioni
  • eventuali assicurazioni collegate al prestito.

Il problema nasce quando queste spese non vengono riportate in modo trasparente. Spesso, infatti, le società finanziarie NON includono nel calcolo del TAEG tutte le spese associate al prestito.

Succede, per esempio, quando una polizza assicurativa è “facoltativa” solo sulla carta, ma nei fatti viene imposta come condizione per ottenere il prestito. Oppure quando alcune commissioni vengono mascherate da servizi accessori, aggirando così i limiti imposti dalla normativa sull’usura.

In questi casi, sai cosa succede? Che il prestito, il più delle volte, supera la soglia massima stabilita per legge (cioè il tasso soglia usura) e diventa a tutti gli effetti un prestito usurario.

Ecco perché è fondamentale controllare:

  • che tutte le voci siano chiare;
  • che il TAEG rifletta davvero il costo complessivo del prestito;
  • che nessuna spesa “obbligatoria” venga fatta passare come opzionale solo per abbassare artificialmente i tassi.

Perché sì, le spese che paghi devono essere legali — ma purtroppo non sempre lo sono.

Quello che non ti dicono sui prestiti Compass

I prestiti Compass – come tanti altri finanziamenti proposti da società note – sono pubblicizzati come soluzioni semplici, veloci, trasparenti. Ma spesso dietro quella semplicità apparente si nascondono clausole, spese accessorie e condizioni contrattuali che in pochi leggono davvero fino in fondo.

E non è raro che ci si ritrovi a pagare molto più del previsto — senza sapere nemmeno se tutto ciò che si sta pagando sia effettivamente dovuto.

Il punto è che, quando si parla di contratti bancari, la trasparenza non è mai totale. E non sempre il cliente viene messo nella condizione di capire cosa sta facendo.

Il caso di Riccardo e gli interessi irregolari

«Mi chiedo da tempo se sto pagando più del dovuto. Possibile che nessuno controlli queste cose?». È con queste parole che Riccardo, uno dei nostri associati, ci ha contattati per chiedere assistenza sul suo finanziamento personale Compass.

Da anni cliente della finanziaria, Riccardo aveva il dubbio che nel suo contratto ci fosse qualcosa che non tornava. Così ha deciso di affidarsi ad ADifesa. Il nostro team di esperti ha analizzato con attenzione tutta la documentazione, e purtroppo i suoi sospetti si sono rivelati fondati: il suo prestito presentava irregolarità contrattuali evidenti che andavano risolte.

A quel punto abbiamo agito in due fasi:

  1. abbiamo inviato di un reclamo formale a Compass, con richiesta di rimborso per le somme versate in eccesso.
  2. dopo il rifiuto della finanziaria, abbiamo deciso di avviare un ricorso stragiudiziale con l’Arbitro Bancario Finanziario (o ABF), l’ente indipendente che tutela i consumatori contro le scorrettezze delle banche e delle finanziarie.

Il risultato? Un successo pieno.

L’ABF ha dato ragione a Riccardo e ha obbligato Compass a rimborsargli 9.566,68 euro. La finanziaria non ha potuto fare a meno di accettare la decisione dei collegi.

Un esempio di rimborso interessi in eccesso da prestito Compass. Il caso di Riccardo, firmato ADifesa.

«Grazie a voi ho avuto giustizia. E non ho dovuto fare tutto da solo», ci ha scritto Riccardo, una volta ricevuto il rimborso.
Un caso che abbiamo risolto con soddisfazione, e che si aggiunge a una lunga lista di casi di successo firmati ADifesa.

Ottieni giustizia con l’aiuto di ADifesa

Non è necessario essere esperti di finanza per difendersi; basta sapere a chi affidarsi. ADifesa è un’associazione consumatori grazie alla quale puoi verificare il tuo prestito Compass (o di qualsiasi altro finanziamento) per controllare se le condizioni applicate rispettano davvero la legge.

L’analisi preliminare è gratuita.

Questo significa che puoi mandarci già da subito tutta la documentazione, e sapere nell’immediato se ci sono gli estremi per ottenere un rimborso.

In caso di irregolarità, possiamo aiutarti a recuperare i soldi pagati in eccesso e, se possibile, a rinegoziare condizioni più favorevoli per il futuro. Il tutto senza anticiparci denaro.

Lascia un messaggio qui sotto, e mettiti in contatto con i nostri consulenti. Ti risponderemo in meno di 48 ore.

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