Pagare a rate con carta di credito, come funziona?

Cover per articolo di ADifesa: Pagare a rate con carta di credito, come funziona

Pagare a rate con carta di credito, come funziona davvero (e cosa rischi)?

Pagare a rate con carta di credito conviene davvero? Scopri come funziona, quali sono i rischi delle carte revolving e come difenderti.

Cover per articolo di ADifesa: Pagare a rate con carta di credito, come funziona

Pagare a rate con carta di credito (o senza) sembra rendere più leggero qualsiasi acquisto. Non a caso i pagamenti a rate in Italia piacciono così tanto: secondo Eurisc almeno il 50% degli italiani ha gestito (o sta gestendo) un pagamento rateale negli ultimi dodici mesi. Segno di un grande entusiasmo attorno ai pagamenti dilazionati.

Ma come funziona davvero il pagamento a rate?

In pochi lo sanno spiegare con chiarezza. Perché, al di là della presunta comodità, non tutti sono consapevoli dei costi e dei rischi. Del resto, un pagamento a rate rimane comunque una forma di prestito, a cui sono applicati – che ci piaccia o meno – dei tassi di interesse da gestire.

Ecco perché stiamo scrivendo questo articolo.

Perché l’entusiasmo sui pagamenti a rate con carta di credito, e sulle modalità di BNPL (Buy Now, Pay Later), è evidente. Ma solo un’adeguata conoscenza dei meccanismi può metterti ai ripari dai rischi economici e reputazionali.

Allora, prima di ritrovarti sopraffatto dai debiti, o – peggio – con una segnalazione al CRIF, meglio leggere qui sotto.

Che significa pagare a rate con carta di credito?

Ci sono due interpretazioni possibili per l’espressione «pagare con carta di credito». La prima, la più semplice:

  • fai un acquisto con carta di credito e lo paghi a rate

Facciamo un esempio? L’opzione Paga a rate di Amazon. Compri quello che ti serve, metti i dati della tua carta di credito e Amazon fa il resto. Ogni mese (per 3 mesi, di solito) Amazon scalerà dalla tua carta di credito la quota che devi.

La seconda interpretazione è invece più insidiosa:

  • fai spese con la carta di credito e rimborsi a rate

In altre parole, usi una carta revolving. La carta revolving è una carta di credito a pagamento rateale che rateizza il rimborso del debito. Per esempio: nel mese X spendi con la carta circa 200 euro di fido bancario; invece di chiederti il rimborso a saldo, la banca ti permette di pagare a rate il tuo debito.

Conveniente? Forse. Di certo con una carta revolving devi gestire meno spese su base mensile. Ma nel lungo periodo? Le rate che la banca ti concede si pagano a caro prezzo, ovvero il prezzo degli interessi passivi.

Nel prossimo paragrafo approfondiremo meglio questo aspetto.

Ci sono diverse tipologie di rateizzazione

Come avrai intuito, ci sono diverse tipologie di rateizzazione. Ma alla base c’è SEMPRE un prestito.

Tieni conto di questo: quando scegli di pagare a rate con carta di credito, il venditore NON aspetta mesi e mesi per ricevere il pagamento. Al contrario, riceve subito l’intero importo. Perché a coprire la cifra c’è una società finanziaria che anticipa il pagamento, e che poi verrà rimborsata a rate – da te.

Sappiamo bene che in certi casi questo meccanismo è evidente – es. quando compri una macchina in un concessionario. Di recente, invece, con la modalità Buy Now Pay Later la dinamica del prestito si è fatta meno trasparente.

Il che è un rischio quando paghi a rate.

Non tutti i pagamenti a rate sono uguali Pagamento a rate (classico) Carta Revolving Che cos’è Acquisto diviso in rate fisse e programmate Saldo della carta suddiviso in rate mensili Durata fissa? Sì, durata e importo delle rate stabiliti in anticipo No, il debito si rinnova ogni mese in base agli utilizzi

Buy Now Pay Later, il trend del momento

Il Buy Now Pay Later (letteralmente: Compra Oggi, Paga Più Tardi) è decisamente il trend del momento. Rispetto all’anno scorso, gli acquisti in modalità BNPL sono cresciuti del 55%, secondo l’ultimo Rapporto sul credito di Experian. E diventano anche una leva di marketing: le aziende, che fanno di tutto per “fidelizzare” i loro clienti, offrono sempre più spesso la possibilità di pagare a rate con carta di credito (e non solo) perché lo riconoscono come incentivo all’acquisto.

Ma come funziona, esattamente? Il Buy Now Pay Later permette di pagare a rate senza dover attendere l’approvazione di un prestito tradizionale. Il cliente paga solo una parte dell’importo al momento dell’acquisto (o addirittura nemmeno quella), mentre il resto viene addebitato successivamente. Chi salda l’importo nell’immediato? Il fornitore di servizi BNPL, che spesso concede il pagamento dilazionato anche a tasso zero.

In Italia, tra i fornitori di servizi BNPL più conosciuti c’è:

  • Klarna
  • Scalapay
  • PayPal
  • Cofidis

Probabilmente ti sarà capitato di imbatterti in alcuni di questi. Ma non sai che c’è una parte meno pubblicizzata, che pure merita maggiore attenzione: quella che riguarda il mancato pagamento.

Perché, se non paghi le tue rate, scattano conseguenze tutt’altro che leggere: si parte con interessi di mora e penali che fanno lievitare l’importo dovuto, per arrivare – nei casi peggiori – al recupero crediti forzato.

Non solo: il tuo nome può finire nei Sistemi di Informazione Creditizia, gli stessi che vengono consultati da banche e finanziarie prima di concedere un prestito o un mutuo.

Insomma, non è poi così diverso da un prestito tradizionale. Anche perché, anche nel BNPL, qualcuno ti sta prestando dei soldi per farti acquistare subito. E, come ogni prestito, quei soldi vanno restituiti. Con puntualità.

La carta revolving è il metodo più insidioso

Se il Buy Now Pay Later ti sembra rischioso, sappi che esiste una modalità ancora più insidiosa per pagare a rate. Parliamo della carta revolving, una tipologia di carta di credito con cui non rateizzi un singolo acquisto ma l’intero saldo accumulato nel mese.

Questo esempio ti aiuterà a capirci di più.

Con la carta di credito revolving, il saldo spendibile è messo a disposizione da una banca o finanziaria. Si tratta, in altre parole, di un prestito.

Supponiamo che la finanziaria ti abbia concesso un fido mensile di 300 euro. Alla fine del mese, invece di restituire alla finanziaria questi 300 euro in un’unica soluzione, paghi a rate: soltanto 50 euro, che includono anche una quota di interessi passivi.

Qual è la parte problematica in questo meccanismo? Semplice: se nel frattempo continui a spendere, l’effetto valanga è dietro l’angolo. La rata di 50 euro, infatti, lascerà un debito aperto di 250 euro, a cui si aggiungerà un altro debito di 300 euro nel mese successivo. In altre parole il debito si accumula, e con esso gli interessi e le spese.

Per molti italiani, le carte revolving si sono rivelate spesso un vero e proprio incubo. Abbiamo dedicato a questo argomento diversi articoli del nostro blog. “I pericoli di una carta revolving” è quello che illustra meglio i rischi a cui vai incontro.

Solo in pochi sanno gestire i pagamenti a rate

L’entusiasmo per i pagamenti dilazionati è innegabile. Ma quanti riescono davvero a gestire con lucidità le rate mensili, i tassi di interesse e i debiti che si accumulano nel tempo?

Secondo questo articolo di ADLMag, le rate stanno diventando una vera trappola, soprattutto per i più giovani, spesso spinti da acquisti impulsivi e da un contesto economico precario. Il meccanismo del “pago dopo” riduce la percezione del costo reale, e così capita di trovarsi con 5 o 6 pagamenti rateali attivi contemporaneamente, e senza la liquidità necessaria per farvi fronte.

Il rischio non è solo economico. È anche psicologico: ansia da debito, perdita di controllo sul proprio bilancio personale, difficoltà a costruire una stabilità finanziaria.

Un paradosso bell’e buono. Il BNPL, nato per “alleggerire” gli acquisti, finisce spesso per appesantire le vite di chi lo utilizza con troppa leggerezza. E lo stesso rischio si corre con le carte revolving.

Il caso di Klarna, società fintech che rischia il fallimento

Emblematica, in questo senso, è la vicenda di Klarna. Considerata per anni il colosso del Buy Now Pay Later, la fintech svedese ha registrato nel 2024 quasi 99 milioni di dollari di perdite, come riporta Money.it. Il motivo? Proprio il meccanismo che l’ha resa celebre: il Compra Ora, Paga Più Tardi.

Migliaia di utenti, infatti, attratti dalla comodità delle rate, non riescono a rimborsare i debiti nei tempi previsti. Il risultato è che la società anticipa denaro senza rientrare in modo efficace delle somme, e accumula buchi di bilancio sempre più grandi.

Il caso Klarna dimostra che il problema delle rate non riguarda solo i consumatori. Anche le aziende che offrono questi servizi stanno iniziando a pagarne le conseguenze. E se perfino un gigante come Klarna vacilla, è lecito chiedersi: quanto è davvero sostenibile questo modello?

Come gestire i pagamenti a rate con carta di credito

I pagamenti a rate con carta di credito non sono di certo il male assoluto, ma vanno gestiti con consapevolezza – specie quando si ha a che fare con una carta revolving.

Ecco quindi alcuni consigli raccolti dagli esperti di ADifesa, che ogni giorno assistono clienti alle prese con problemi bancari e finanziari. Seguirli ti aiuterà a evitare che una comoda rateizzazione si trasformi ben presto in una trappola.

Quindi, cosa devi tenere sempre a mente?

  1. Conosci il tuo tasso di interesse
    Prima di accettare qualsiasi pagamento a rate, informati sul TAEG applicato. Un tasso alto può far lievitare il costo finale anche per piccoli acquisti.
  2. Evita di accumulare troppe rate contemporaneamente
    Può sembrare banale, ma si tratta di uno degli errori più comuni: 3-4 piccoli pagamenti mensili, sommati, possono appesantire in modo significativo il tuo bilancio.
  3. Non usare la carta revolving come salvagente
    Se ti ritrovi a rateizzare ogni mese il saldo della carta, è il momento di fermarti e fare un’analisi delle tue uscite. Non stai gestendo un acquisto, stai gestendo un debito continuo.
  4. Tieni traccia delle scadenze
    Usa delle app, un foglio Excel, un calendario. Qualsiasi strumento che ti aiuti a non dimenticare le rate, evitando more e segnalazioni.
  5. Fai attenzione alle condizioni contrattuali
    Leggi sempre il contratto. Alcune carte prevedono costi nascosti, spese di gestione, assicurazioni automatiche o commissioni per ogni rata.
  6. Chiedi aiuto prima che sia troppo tardi
    Se sei in difficoltà o hai dubbi su cosa stai pagando, rivolgiti subito a un’associazione consumatori come ADifesa. Un controllo preventivo può evitarti guai peggiori in futuro.

Se hai una carta di credito revolving, corri ai ripari

Poche cose sono tanto rischiose quanto una carta revolving. Dietro la promessa di flessibilità si nasconde spesso un meccanismo perverso: un prestito a tutti gli effetti, con tassi altissimi e costi nascosti, capaci di farti scivolare in una spirale di debiti difficile da controllare.

Le carte revolving sembrano comode perché ti permettono di rimborsare le spese “poco per volta”. Ma ogni mese maturano interessi su interessi, mentre il tuo debito resta lì o addirittura cresce. Secondo l’analisi di ADifesa, le carte arrivano ad applicare TAEG tra il 15% e il 25% annuo. In alcuni casi, per ogni 100 euro spesi, ne restituisci 130 o più.

Inoltre:

  • spesso il contratto è poco trasparente, e non chiarisce le condizioni reali;
  • il debito è sempre rinnovabile, quindi non si estingue mai del tutto;
  • puoi essere segnalato ai SIC se salti anche una sola rata;
  • il fido si rigenera, ma in realtà si tratta sempre dello stesso prestito che continui a pagare – con nuovi interessi.

Se hai una carta revolving, quindi, è fondamentale farla controllare. Molti contratti presentano irregolarità e clausole abusive che possono essere contestate.

Non è impossibile. La storia di Giovanni lo dimostra.

Giovanni lavora come dipendente alle Poste e, come tanti, aveva una carta di credito revolving – nel suo caso, una carta Barclays. A un certo punto ha iniziato a notare che qualcosa non tornava: le rate erano troppo alte, i conteggi poco chiari, il debito non calava mai. Così si è rivolto agli esperti di ADifesa.

Dopo un’analisi approfondita del contratto e degli estratti conto, il nostro team ha scoperto diverse irregolarità:

  • informazioni contrattuali poco trasparenti;
  • tassi di interesse applicati più alti rispetto a quelli concordati;
  • costi non chiaramente comunicati.

Abbiamo avviato una trattativa con Barclays per conto di Giovanni. Il risultato è stato più che soddisfacente: un rimborso di 2.000 euro per interessi non dovuti e, soprattutto, la fine di un incubo finanziario.

Non è un caso isolato. Sono tantissime le carte revolving con condizioni irregolari. Puoi leggere altre storie simili in questa sezione del sito ADifesa.

ADifesa ti aiuta a liberarti della tua revolving

Se hai una carta di credito revolving e ti sei accorto che il debito cresce invece di calare, o se hai il sospetto che ti stiano applicando condizioni scorrette, ADifesa può aiutarti concretamente a uscirne.

Da anni l’associazione tutela i consumatori contro gli abusi delle banche e delle finanziarie, con un focus particolare sulle irregolarità legate alle carte revolving. Ogni giorno riceve segnalazioni da persone che, come te, si ritrovano intrappolate in un sistema che sembra non avere via d’uscita.

Cosa può fare ADifesa per te?

  1. Analizziamo il contratto della tua carta per verificare se ci sono clausole illecite o condizioni poco trasparenti (interessi, commissioni, spese non dichiarate).
  2. Calcoliamo se hai diritto a un rimborso degli interessi o delle somme pagate in eccesso.
  3. Ti affianchiamo nelle trattative con la banca o la finanziaria, per ottenere la restituzione delle somme indebitamente incassate.
  4. E, nei casi più gravi, ti assistiamo anche in giudizio per far valere i tuoi diritti.

Il servizio è pensato proprio per chi non sa da dove cominciare o ha paura di affrontare una banca da solo. E il primo passo è semplice: puoi richiedere una verifica della tua carta, gratis e senza impegno.

Lascia un messaggio qui sotto, e parla subito con uno dei nostri consulenti. Riceverai una risposta in meno di 48 ore!

    Post a Comment