Sei a rischio anatocismo bancario? 5 indizi per scoprirlo

Il rischio di anatocismo è difficile da riconoscere. Questi cinque indizi rivelatori però dovrebbero metterti in allarme. Scopri quali sono.

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Conoscere le basi dell’anatocismo bancario è facile.
Riconoscerlo, invece, è una bella sfida.

Parliamo infatti di una delle procedure bancarie illegali più insidiose, se non altro perché si nasconde con abilità estrema nel conteggio degli interessi passivi e in altre voci di costo nascoste dell’estratto conto.

Una cosa è certa: solo una perizia approfondita a cura di esperti può determinare la presenza effettiva di anatocismo. Eppure, ci sono almeno cinque indizi che possono far nascere il sospetto.

Prima di chiedere assistenza professionale, leggi allora questo articolo. Segnati uno per uno gli indizi che ti riguardano, e scopri infine cosa devi fare.

Come capire se sei a rischio di anatocismo bancario in 5 indizi

1) Hai aperto un conto corrente affidato

Il conto corrente affidato è uno strumento bancario concesso alle imprese per rispondere al fabbisogno di capitale aziendale. Ci riferiamo in questo caso non a un semplice conto business, ma a un conto corrente collegato a un fido bancario che puoi utilizzare ogni volta che il tuo conto va in negativo.

Se hai richiesto l’apertura di un conto corrente affidato, dovresti prestare un’attenzione particolare alla questione dell’anatocismo. Infatti, è proprio su questo strumento – e sul credito finanziario collegato a esso – che si verifica la grande maggioranza dei casi di anatocismo bancario.

Il rischio di anatocismo non va sottovalutato.

2) Hai utilizzato più volte una parte del fido bancario

Il conto corrente affidato non rappresenta di per sé un prestito bancario; piuttosto è una modalità di accesso al credito finanziario che viene erogato dalle banche. Questo vuol dire che puoi utilizzare:

  • i soldi del conto che hai depositato tu
  • il credito extra concesso sotto forma di fido

Ovviamente, gli interessi passivi – il costo vero del credito, quello che devi pagare alla banca – si applicano soltanto quando utilizzi il fido bancario. E questo può succedere una tantum oppure periodicamente, con conseguente conteggio periodico degli interessi.

È a quel punto che scatta il rischio anatocismo.
L’anatocismo, che altro non è che la capitalizzazione degli interessi passivi, si verifica ogni volta che ti viene presentato l’estratto conto. Periodicamente, insomma, gli interessi che devi restituire vengono inglobati nel credito da restituire; in altre parole vengono capitalizzati, e per questo producono interessi.

Se hai utilizzato il fido bancario, potresti voler richiedere una verifica del conto corrente.

3) Hai registrato uno scoperto di conto

Questo punto è strettamente collegato a quello precedente. Un conto corrente con fido bancario serve infatti a coprire eventuali scoperti di conto.

Ipotizziamo, per esempio, che tu debba affrontare le spese di una grossa fornitura di materie prime entro un dato momento. Effettui un versamento dal tuo conto corrente affidato, ma – senza averne consapevolezza – vai in rosso. Insomma, si verifica uno scoperto di conto.

Il fido bancario, in quel caso, subentra in automatico. Così come subentrano anche gli interessi passivi. Nel momento in cui accedi al credito finanziario, il conteggio degli interessi è una diretta conseguenza. Pertanto bisogna stare attenti al rischio di anatocismo.

4) Gli oneri non rispettano il piano finanziario.

Conto corrente affidato e fido bancario sono spesso strumenti fondamentali in campo aziendale. Va detto però che, in un’impresa che funziona bene, costi e ricavi sono già previsti – per lo meno in approssimazione – da un piano finanziario. Questo vale anche per le aziende nascenti, e per chiunque segua un business plan redatto ad hoc.

L’anatocismo bancario è però una pratica illegale.
Di conseguenza, i suoi costi “extra” non sono preventivabili, né puoi trovarli nel dettaglio sul contratto con la banca. Succede così che gli oneri finanziari – quindi gli interessi passivi – che versi periodicamente, iniziano a discostarsi a poco a poco dal piano finanziario, fino a sfuggire del tutto alla tua previsione.

Per le piccole e medie imprese, questo può rivelarsi un problema enorme, così grande da trascinarle da una crisi economica grave fino a quasi il fallimento.

Una situazione simile deve quindi far scattare un certo sospetto nei confronti di un meccanismo illegale come l’anatocismo.

5) Non hai più ritorno di investimento

Il ricorso al credito finanziario in qualunque forma rappresenta per le aziende un meccanismo di accelerazione della crescita. Un finanziamento viene reinvestito sull’azienda, per esempio nel suo ampliamento o miglioramento.

Se la tua attività commerciale ha deciso di contare su un conto corrente affidato, è probabile che abbia già calcolato un ritorno di investimento o comunque un margine di guadagno.

Ma di fronte a una condizione di anatocismo, questo margine viene completamente consumato dalla capitalizzazione degli interessi. In altre parole, i tuoi calcoli iniziali non hanno più valore: quello che ricavi dal tuo investimento dovrà essere utilizzato per coprire oneri finanziari imprevisti, che superano quanto si poteva dedurre dal contratto e dalla legge.

Non avere il ritorno di investimento sperato può essere certo indice di un cattivo investimento in generale. Ma se stai gestendo gli interessi passivi di un conto corrente affidato, la causa dei tuoi problemi potrebbe nascondersi proprio lì, ovvero nella capitalizzazione degli interessi.

Cosa fare in caso di sospetto anatocismo?

In caso di sospetto anatocismo, non bisogna farsi prendere dallo sconforto. L’anatocismo bancario riconosciuto dà diritto al rimborso degli interessi pagati in eccesso; il che significa che potrai recuperare il denaro che pensavi perso e utilizzarlo per dare nuovo slancio alla tua azienda.

Se pensi di essere a rischio di anatocismo, allora, non ti resta che chiedere una perizia approfondita. Una perizia che – sulla base di specifici documenti bancari – possa mostrare chiaramente se l’anatocismo si è verificato oppure no.

ADifesa è l’associazione che ti aiuta in questa direzione. La perizia che puoi richiedere ai nostri esperti non comporta alcun costo preventivo, ma può dirti chiaramente se è il caso di agire contro la banca.

Per chiedere supporto e avviare una perizia sul tuo conto, hai bisogno soltanto di:

  • contratto bancario
  • estratti conto
  • riassunto scalare periodico

e se non sei in possesso di questi documenti, puoi sempre chiedere il supporto di ADifesa che li otterrà al posto tuo.

→ Nota bene

Anche i conti correnti chiusi si possono ricontrollare. Se hai estinto il tuo conto negli ultimi dieci anni, quindi dal 2012 in poi, ADifesa può darti una mano a recuperare gli interessi anatocistici illegali.

Per avere ulteriori informazioni, lascia un messaggio nel box qui sotto. I nostri consulenti ti ricontatteranno – senza impegno – entro 48 ore dalla ricezione del messaggio.

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