Visual ADifesa – Il rimborso interessi di una carta revolving

La verità sul rimborso interessi di una carta revolving

Il rimborso interessi di una carta revolving è un diritto incontestabile di chi è vittima di una irregolarità bancaria. Con ADifesa puoi accedere al rimborso in tutta sicurezza, grazie al supporto di una squadra di professionisti esperti del settore. Continua a leggere per saperne di più.

Che cosa si intende per carta revolving?

La carta revolving è una carta di credito e di pagamento che puoi utilizzare per fare acquisti online o in negozio, per pagare le tue spese, etc. Funziona sfruttando il meccanismo del credito revolving – o credito rotativo – che è tipico di alcuni prodotti finanziari, tra cui per esempio la linea di credito utilizzata dalle aziende.

È importante sottolineare che la carta revolving NON è una carta di credito qualsiasi. Se è vero che entrambe attingono a un plafond messo a disposizione della banca, esiste tra carta revolving e carta di credito una differenza sostanziale.

  • le carte di credito tradizionali anticipano la somma che ti serve, nei limiti del plafond; poi prendono i soldi dal tuo conto corrente.
  • le carte di credito revolving usano il denaro concesso in prestito dalla banca; il credito in seguito va rimborsato a rate mensili.

Di fatto, le carte di credito revolving sono un finanziamento di credito al consumo – un prestito personale, insomma – utilizzabile esclusivamente attraverso una carta. La carta di credito revolving, appunto.

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Se vuoi approfondire il meccanismo delle carte revolving, leggi anche Carta di credito revolving, come funziona sul nostro blog

La trappola “revolving” e il rischio di usura

Si sente parlare spesso di trappola revolving, e non a caso. Le carte revolving prevedono infatti un meccanismo di restituzione del credito che va a svantaggio del consumatore.

Per coprire il debito di una revolving, si procede a rate di rimborso mensili. Ogni rata corrisponde a una parte del debito, ma è una parte minima – raramente supera il 3% dell’importo totale. Il problema è che il credito revolving si rinnova: non appena esaurisci i soldi che ti hanno concesso in prestito, ne riceverai altri direttamente sulla carta.

Questo meccanismo mostra due dirette conseguenze:

  1. estinguere il debito è praticamente impossibile
    la rata di rimborso mensile non copre mai quanto hai speso di quel credito e inoltre, se usi la revolving come carta di pagamento, continui a spendere e quindi a estendere il debito
  2. gli interessi aumentano di volta in volta
    anche se il prestito concesso in partenza è piccolo, periodicamente si rinnova; perciò con il passare del tempo ti ritrovi a gestire costi enormi che non potevi prevedere.

Non sono problemi da sottovalutare.
E non deve stupire se, ad oggi, le carte revolving hanno ancora la reputazione di prodotto finanziario da cui è quasi impossibile uscire.

⚠️ un aiuto in più

Se ti trovi in una situazione simile, leggi i consigli di ADifesa in Carte revolving, come uscirne?

Al di là del meccanismo in sé, che già si rivela complicato da gestire, c’è un altro rischio da tenere in considerazione. Le carte di credito revolving – per loro natura – prevedono interessi molto alti, che sfociano talvolta in tassi di interesse usurari.

Di fatto, parliamo di un prodotto finanziario costoso. Se andiamo a guardare i tassi effettivi globali medi che Banca d’Italia pubblica trimestralmente, notiamo che le carte di credito revolving hanno il costo più alto.

Con queste premesse, è facile che si superi il tasso soglia arrivando all’usura bancaria e, soprattutto, senza accorgersene. Ciò non toglie che si tratta di un’operazione illegale quella che le banche mettono in pratica; ma un’operazione illegale che spesso passa in sordina, proprio perché più facile commetterla.

Il rimborso interessi di una carta revolving serve a darti giustizia.

Non sono problemi da sottovalutare.
E non deve stupire se, ad oggi, le carte revolving hanno ancora la reputazione di prodotto finanziario da cui è quasi impossibile uscire.

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Puoi leggere di più sull’argomento, sfogliando il nostro blog o partendo da qui: Carte revolving con tassi usurari, un rischio da non sottovalutare

Perché richiedere il rimborso interessi della tua carta revolving?

Il rimborso degli interessi della carta revolving va richiesto per ottenere giustizia nei confronti di una banca che non ha avuto scrupoli.

Va richiesto anche perché, da quel momento in poi, la tua banca sarà costretta a ricalcolare gli interessi secondo il tasso nominale BOT, aprendo di fatto alla prospettiva di un credito a zero costi.

Va richiesto perché i soldi che ricevi – ovvero gli interessi già pagati e quelli non ancora versati – hanno quasi sempre cifre a tre zeri, come dimostrano i nostri casi di successo. Ed è la soddisfazione che meriti.

👓 scopri di più

Sul nostro blog, trovi anche Cosa succede alla tua carta revolving dopo il rimborso per conoscere gli step successivi al ricorso bancario.

Come abbiamo detto poco sopra, il tasso di interesse di partenza di una carta revolving si aggira intorno al 16%, con picchi massimi del 24%. Sono valori che si riferiscono al TAEG, ovvero il tasso annuale che include tutte i costi del finanziamento.

Il TAEG non può andare oltre la soglia usura, eppure ci finisce lo stesso. E ci finisce per diversi motivi. Talvolta – ma è questa un’evenienza più rara – è un problema di capitalizzazione degli interessi. In altre parole, la banca ricorre all’anatocismo bancario calcolando interessi su interessi.

Altre volte – ed è questa la situazione più diffusa – il TAEG delle carte revolving non tiene conto di costi extra nascosti. Insomma, sul contratto, il TAEG ha un valore che non corrisponde alla realtà. Con l’aggiunta di altri costi – per esempio la polizza assicurativa o le spese di incasso rata – il TAEG supera definitivamente il tasso soglia. E così il rimborso degli interessi della tua carta revolving diventa una realtà tangibile.

La nostra esperienza di associazione a tutela dei consumatori ci ha portato a scoprire irregolarità di questo tipo almeno sul 75% delle carte revolving che abbiamo analizzato.

Un numero percentuale che fa riflettere.

I requisiti per ottenere il rimborso degli interessi della carta revolving

Per accedere al rimborso degli interessi della carta revolving, devi poter rispondere soprattutto a questi requisiti:

  1. aver sottoscritto un contratto per una carta di credito revolving tra il 2002 e il 2016;
  2. avere un debito ancora in corso o già estinto;
  3. aver pagato rate mensili molto alte che hanno compromesso la tua situazione finanziaria personale o familiare.

Il rimborso degli interessi della carta revolving si ottiene a seguito di un ricorso in via stragiudiziale tramite Arbitro Bancario Finanziario.

L’esito positivo del ricorso è una certezza, se già ci sono le premesse nel contratto. Anche perché la richiesta di rimborso va presentata insieme a una perizia approfondita che contiene le prove dell’applicazione dei tassi di interesse usurari.

ADifesa lavora proprio su questo, a partire dalla documentazione relativa alla tua carta di credito revolving. Ed è proprio la certezza del rimborso che ha portato la nostra associazione a non chiedere alcun compenso preventivo. La pratica viene avviata e seguita da ADifesa gratuitamente: un contributo verrà richiesto soltanto dopo che avrai ottenuto il rimborso.

Come accedere al rimborso interessi della tua revolving in pochi clic

Se vuoi accedere a un rimborso interessi della tua carta revolving ma non sai ancora a chi rivolgerti, sappi che ADifesa è stata finora la scelta preferita di decine di migliaia di consumatori.

Consumatori soddisfatti, come si legge dalle recensioni su TrustPilot. In questi anni di operato abbiamo aiutato moltissime persone vittime di irregolarità bancari, grazie soprattutto a una squadra di professionisti in campo – avvocati, esperti di diritto bancario, fiscalisti, e così via.

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