Rimborso cessione del quinto: a chi rivolgersi?

Con un contratto irregolare spetta un rimborso della cessione del quinto.
Ma a chi rivolgersi per ottenerlo? Te lo dice ADifesa.

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Qualcosa non torna nella tua cessione del quinto? Se sei qui, forse è quello che temi.
Tra clausole vessatorie e tassi di interesse ai limiti dell’usura, per chi sottoscrive con una banca un contratto di finanziamento il rischio di fregatura è più che concreto.

Pertanto sì, anche tu potresti aver pagato alla fine molto più del dovuto, anche tu potresti avere diritto al rimborso della tua cessione del quinto. Ma a chi rivolgerti per ottenerlo?

La faccenda è complicata perché, se è vero che le banche ti offrono una consulenza totale fino alla firma del contratto – con tanto di referente a disposizione, incluso nel piano di ammortamento –, quando poi si inizia a parlare di irregolarità contrattuali e di recupero interessi sul prestito gli istituti bancari si avvolgono nel mistero.

E quindi, a chi devi chiedere? Come risolvere la questione dei pagamenti in eccesso, e di un rimborso della cessione del quinto che ti spetta per diritto?

Tieni a mente, in primis, che i principali attori di questa storia sono:

  • l’istituto bancario (o l’intermediario finanziario);
  • una buona associazione consumatori (o un assistente legale);
  • il celebre Arbitro Bancario Finanziario.

Il primo – ovvero la banca, o l’intermediario a cui ti sei rivolto per ricevere il prestito – è l’interlocutore a cui devi relazionarti prima di tutto, quello con cui devi aprire necessariamente un dialogo.

Il secondo – ossia l’associazione consumatori o un team di consulenti legali – ti assiste per scoprire tutti gli imbrogli nel tuo contratto bancario e per mettere le prove nero su bianco.

L’ultimo – quindi l’Arbitro Bancario Finanziario – è l’ente che ti aiuterà a mediare con la banca, e a ottenere finalmente i soldi del rimborso del tuo prestito.

Qui di seguito cercheremo di capire allora non solo a chi rivolgerti per ricevere il rimborso della cessione del quinto, ma anche in che modo farlo e cosa chiedere con esattezza.

Prima di tutto parla con la banca

Il primo passo da seguire è quello di rivolgerti direttamente alla banca.
Sappiamo come ti senti. Il sospetto di essere stato fregato è fortissimo, ma non basta questo per ottenere un rimborso: devi averne assoluta certezza.

E come arrivarci, se non partendo dal contratto bancario? Sul contratto che hai firmato prima di ricevere la cessione del quinto, c’è scritto tutto quello che devi sapere: ogni clausola, ogni commissione o costo extra. Ed è proprio a partire da lì che è possibile scovare tutte le possibili spese non dovute che comunque la banca ti ha fatto pagare.

Considera che il contratto ti dovrebbe essere stato consegnato al momento della sottoscrizione, però purtroppo non sempre succede. Ma questo non vuol dire che tu debba rinunciarci: secondo la normativa italiana la banca è obbligata a conservare una copia del contratto, e per questo hai diritto a riceverlo anche se è passato molto tempo dalla sottoscrizione.

Per riceverlo puoi fare una richiesta formale oppure – molto più semplicemente – utilizzare l’app della banca o dell’agenzia o anche l’assistenza di un addetto allo sportello. Anche un’associazione consumatori può aiutarti: per esempio, se per avere il rimborso della cessione del quinto scegli di affidarti all’aiuto di ADifesa, saremo noi a occuparci anche di reperire il contratto.

Il contratto di sottoscrizione non è l’unico documento che serve: ti consigliamo di chiedere anche il conteggio estintivo e la contabile di estinzione. Sono tutti documenti fondamentali per la tua pratica.

Una volta che hai ottenuto tutto, potrai controllare – anche in autonomia – se ci sono irregolarità nel tuo contratto. Ricorda però: è un’operazione molto difficile.

Molti dei nostri associati hanno provato la modalità fai-da-te, ma è una strada impraticabile. Tutti i contratti bancari sono scritti nel tipico linguaggio legale, e quindi complicato per chi non fa parte del settore.

Se decidi di analizzarlo da solo rischi di farti fregare due volte.
È a questo punto che entra in gioco l’assistenza legale.

Chiedi supporto a chi tutela i consumatori

Come già scrivevamo prima, i contratti sono scritti in un linguaggio astruso ed è quasi sempre una scelta deliberata.
In questo modo, l’analisi dei documenti e l’individuazione di eventuali irregolarità diventa un’operazione impossibile per chi ne sa poco di diritto bancario e tutela dei consumatori.

Per tale motivo è fondamentale, per ottenere il rimborso del quinto, rivolgersi a chi può tutelare i consumatori sul piano legale. Potresti per esempio chiedere assistenza a un avvocato, se ne hai uno di fiducia, oppure scegliere la strada più economica e chiedere aiuto a un’associazione consumatori come ADifesa.

Perché è la scelta più economica?
Considera, per dirne una, che ADifesa non ti chiede di pagare nulla prima di avviare perizia econometrica e pratica.

Più semplicemente, nel momento in cui vinci il ricorso grazie al loro supporto e ricevi il rimborso dalla banca, ti viene richiesto un contributo economico che sarà comunque utile all’associazione per continuare la sua battaglia contro le banche poco trasparenti.

ADifesa – per esempio – ha già aiutato moltissime persone a ricevere il rimborso della cessione del quinto, e la lista dei casi di successo continua a crescere ogni giorno. Come già dicevamo più sopra, il supporto legale non è obbligatorio, nemmeno se procedi direttamente in via stragiudiziale.

Con l’aiuto di un gruppo di esperti però – un gruppo di esperti come quello di ADifesa, che da anni si occupa di tutelare cittadini di consumatori – avrai quasi sicuramente un rimborso garantito, perché l’associazione ti segue in tutta la procedura di rimborso bancario.
In altre parole ti aiuta a:

  • recuperare tutta la documentazione utile, seguendo l’iter più veloce;
  • scoprire tutte le irregolarità, avviando un’indagine sui documenti;
  • calcolare il rimborso della cessione del quinto che ti spetta;
  • presentare un fascicolo completo per avere garanzia di successo in fase stragiudiziale.

Affidarsi a dei professionisti esperti è quindi uno step obbligato.
L’Associazione ADIFESA è già pronta ad aiutarti.

Una volta avuta certezza delle irregolarità presenti nel tuo contratto, anche grazie al supporto che hai ricevuto, non ti resta che comunicare di nuovo con la banca.

Parla con la banca ancora una volta: fai reclamo!

Va detto, in questo caso, che se ti sei già affidato ad ADifesa a questo punto non hai più niente di cui preoccuparti. Di questo passaggio ce ne occuperemo già noi.

Se invece hai deciso di fare da solo, questo compito tocca a te.

La lettera di reclamo è un passaggio chiave perché è a partire da questa che si delineerà l’iter da seguire per ottenere il rimborso. La lettera di reclamo è una comunicazione formale che va recapitata all’istituto bancario di riferimento mediante raccomandata A/R e deve contenere la richiesta esplicita di rimborso.

Non sempre le banche rispondono a questo tipo di comunicazione, appellandosi a quello che giuridicamente viene chiamato silenzio-rigetto.

Questo però non vuol dire che bisogna arrendersi, perché se la tua richiesta è valida la banca non può ignorarla, perché avrai sempre a disposizione la possibilità di procedere con un ricorso.

Di sicuro il silenzio della banca allungherà i tempi di rimborso, se non altro perché prima di fare ricorso dovrai comunque aspettare novanta giorni lavorativi (praticamente tre mesi), ovvero il tempo che una banca può prendersi prima di rispondere.

Superato questo tempo limite, sei in diritto di continuare per via stragiudiziale, ovvero di avviare un procedimento legale che non richiede l’intervento di un giudice.

In altre parole, per ottenere il rimborso della cessione del quinto dovrai chiedere aiuto all’Arbitro Bancario Finanziario.

Rivolgiti all’Arbitro Bancario Finanziario

L’Arbitro Bancario Finanziario è un organo costituito da Banca d’Italia, proprio allo scopo di risolvere controversie bancarie senza che sia richiesto l’intervento di un giudice. Si compone di sette Collegi presenti in diverse città di Italia e viene generalmente indicato con l’acronimo ABF.

            Vuoi saperne di più? Leggi altri articoli di ADifesa qui ➝  Arbitro Bancario Finanzario

Ovviamente, anche in questo caso, hai tutto il diritto di procedere in autonomia. L’ABF infatti non impone alcun obbligo di assistenza legale, pertanto non devi per forza farti seguire da un avvocato o da un’associazione.

Ma farsi tutelare da professionisti esperti è sempre la soluzione migliore, tanto che – stando all’ultimo report statistico dell’ABF – il 65% di chi avvia un ricorso stragiudiziale decide di farsi seguire da un’associazione o da un legale, potendo contare così su un successo assicurato.

Dunque, una volta ricevuta la tua richiesta, i Collegi dell’Arbitro Bancario Finanziario la esaminano, provano poi a mediare con la banca presa in causa ed emanano infine una sentenza che le banche – nella quasi totalità dei casi – rispettano senza ulteriori indugi.

Dopo la sentenza, il rimborso è praticamente già nelle tue mani. Devi solo aspettare che ti venga erogato, secondo i tempi stabiliti dalla legge.

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Per saperne di più su come ottenere un rimborso della cessione del quinto e a chi rivolgerti, puoi comunque parlare direttamente con un nostro esperto.

Ti basterà compilare il form qui sotto con i tuoi dati e tutto quello che ti interessa sapere. Un nostro consulente si metterà subito in contatto con te. Puoi anche inviare un’email a contatti@adifesa.it per farti poi ricontattare.

In alternativa, se preferisci una comunicazione più immediata, chiamaci al numero 039 – 9155841. Riceverai subito le risposte che cerchi.

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