Interessi passivi mutuo, scopri come risparmiare

Visual ADifesa – Blog – Interessi passivi del mutuo, come risparmiare?

Interessi passivi mutuo, scopri come risparmiare

Scopri come risparmiare sugli interessi passivi del tuo mutuo. Impara a calcolarli, ad accedere alle detrazioni fiscali e a difenderti in caso di irregolarità.

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Gli interessi passivi del mutuo non li puoi aggirare.
Sono lì, scritti sul contratto (più o meno chiaramente) e ti impongono sin dall’inizio una spesa finanziaria inevitabile.

Perché i tassi di interesse passivi rappresentano il costo del denaro.
In altre parole, quando la banca ti dà del denaro per un mutuo, non ti sta soltanto prestando dei soldi: piuttosto ti sta offrendo un servizio che, come tale, deve essere pagato.

Spiegata in questo modo, la faccenda degli interessi passivi del mutuo sembra più “accettabile” del solito.

Se ci mettiamo, però, che gli interessi gravano sul tuo bilancio finanziario, togliendo ai tuoi risparmi dei soldi che – se potessi – spenderesti per cose più importanti (famiglia, casa, cultura, formazione), allora sì che si complica tutto.

Il 37% delle famiglie fatica a pagare il mutuo.
Ce lo dice uno studio di Nomisma sull’andamento dei mutuo in Italia.
Questo significa che, sì, gli interessi passivi sul mutuo sono inevitabili, ma è molto – molto! – difficile gestirli.

In questo articolo, cercheremo di capire se ci sono strategie per ridurre l’impatto degli interessi passivi del mutuo, e come risparmiare sulla tua spesa complessiva. Scopriremo anche come calcolare correttamente gli interessi passivi, come recuperarli e quali detrazioni fiscali possono hai a disposizione.

Cosa significa interessi passivi del mutuo?

Prima di parlare di strategie, proviamo a capire cosa sono gli interessi passivi del mutuo e quali voci di costo includono.

Per definizione, gli interessi passivi del mutuo sono l’importo di denaro che paghi alla banca per il finanziamento che hai ottenuto. Rappresentano – come abbiamo già accennato – il compenso della banca chiesto in cambio del capitale prestato. Il costo del denaro, appunto.

Si tratta comunque di un costo aggiuntivo rispetto all’importo principale del mutuo. Per spiegarlo meglio, gli interessi passivi del mutuo sono la somma di denaro che paghi in più rispetto all’importo del mutuo vero e proprio.

Il valore degli interessi passivi viene espresso in percentuale; è così che possiamo conoscere il tasso di interesse del mutuo, ovvero quella cifra percentuale che ti viene comunicata dal consulente finanziario prima di firmare il contratto, o che trovi direttamente nella pubblicità di un finanziamento.

Quando si parla di tassi di interesse, si fa riferimento sempre a TAN e TAEG. Due valori fondamentali che ci permettono di capire come funzionano gli interessi passivi del mutuo, e quale sarà il costo complessivo del finanziamento che hai chiesto. Vediamoli meglio:

  • Il TAN (o Tasso Annuo Nominale) indica il costo percentuale annuo dei soldi che prendi in prestito dalla banca. È un valore che NON tiene conto di spese accessorie e commissioni legate al mutuo.
  • Il TAEG (o Tasso Annuo Effettivo Globale) è un indicatore più completo dei costi del mutuo. Include sia il tasso di interesse nominale (TAN) sia le spese amministrative, le commissioni, le assicurazioni obbligatorie e altre voci di costo associate al mutuo. Il TAEG rappresenta perciò il vero costo complessivo del mutuo.

Nello specifico gli interessi passivi di un mutuo includono numerose voci di costo, che variano anche in base al contratto. Tra queste:

  • spese di istruttoria
  • costi per la perizia dell’immobile
  • spese notarili
  • spese di incasso
  • polizze assicurative

Tutte le voci di costo devono essere menzionate nel contratto, nel rispetto delle leggi sulla trasparenza. Le trovi sempre sul contratto? Non esattamente. Ma di questo parleremo alla fine dell’articolo.

Se gli interessi del mutuo superano il tasso soglia, hai diritto al rimborso!

Come si calcolano gli interessi di un mutuo?

Adesso che abbiamo chiara la loro definizione, possiamo approfondire un altro aspetto: come si calcolano gli interessi del mutuo? Vediamo insieme le formule e i parametri utilizzati.

Per il calcolo degli interessi passivi di un mutuo, dobbiamo considerare diverse variabili, tra cui: il capitale del mutuo, il tasso annuo e il piano di ammortamento (cioè la durata del prestito).

Supponiamo che il tuo mutuo abbia un valore di 150mila euro e che il tasso di interesse (fisso) sia del 4.25%. Consideriamo pure che il piano di ammortamento prevede una durata di venti anni, con un pagamento a rate mensili (12 in un anno)

A questo punto, possiamo calcolare gli interessi passivi di ogni singola rata del mutuo. La formula è la seguente:
capitale del mutuo * tasso di interesse annuo / nr. di rate annue

Il che, espresso in cifre, diventa:
150.000 euro * 0,0425 / 12 = 531,25 euro

Su ogni singola rata del mutuo, pagherai 531,25 euro di interessi passivi.

Per conoscere, invece, il valore totale degli interessi passivi del mutuo, bisognerà modificare le cifre della formula: lì dove è indicato il capitale del mutuo, va inserito invece il capitale residuo.

Un foglio Excel o un calcolatore online è comunque in grado di fornirti la cifra esatta.

Come recuperare gli interessi passivi del mutuo?

Con recupero degli interessi passivi di un mutuo, di solito, si intendono due pratiche ben differenti – di cui adesso parleremo qui.

In linea generale, però, è importante sapere che recuperare gli interessi passivi rappresenta davvero una soluzione vantaggiosa: se stai cercando di alleggerire il carico delle rate mensili, provando a ridurre l’impatto del mutuo sui tuoi risparmi, procedere in questa direzione ti sarà di grande aiuto.

Uno dei metodi più utilizzati per recuperare gli interessi passivi del mutuo è la detrazione fiscale. Si tratta di un’agevolazione che rientra tra gli sgravi dell’IRPEF, e che consente di sottrare dal tuo reddito imponibile una parte degli interessi pagati durante l’anno.

Per poterla applicare, è necessario rispettare alcuni requisiti di cui parleremo qui di seguito. Inoltre è importante essere in possesso della documentazione adeguata, e cioè:

  • il contratto del mutuo
  • l’atto di acquisto dell’immobile
  • la certificazione degli interessi passivi
  • l’attestazione del capitale residuo

Questi documenti vanno poi presentati all’Agenzia dell’Entrate.

La detrazione fiscale.
Chi può scaricare gli interessi del mutuo?

La detrazione fiscale degli interessi è accessibile da chiunque abbia aperto un mutuo per l’acquisto della prima casa. In Italia, è necessario anche che l’immobile sia utilizzato come residenza principale entro sei mesi dall’acquisto.

Inoltre, la detrazione può applicarsi soltanto quando utilizzi l’immobile come abitazione principale. Se per esempio dovessi decidere di trasferirti altrove, a quel punto perderesti l’agevolazione fiscale – a meno che non si tratti di un trasferimento di lavoro.

Altro aspetto importante: per ottenere il recupero degli interessi passivi tramite detrazione, l’immobile deve essere di proprietà di chi ha stipulato il contratto di mutuo.

La questione della deducibilità degli interessi è comunque complessa. Sono molti i requisiti e, soprattutto, questi possono anche variare con il tempo. Perciò, il consiglio migliore in questo caso è di consultare la pagina dell’Agenzia delle Entrate dedicata a questo tema.

E se il tuo mutuo è irregolare?
Come richiedere il rimborso degli interessi

Il recupero degli interessi passivi è previsto anche nei casi in cui il mutuo risulta irregolare. Ma cosa vuol dire?

Ecco: qui devi prestare molta attenzione.
Perché il mutuo – pur rappresentando uno dei finanziamenti più utilizzati dalle famiglie italiane – non sempre viene stipulato nel massimo della trasparenza.

Al contrario, nel 75% dei contratti di mutuo, sono presenti irregolarità tali da renderlo illegittimo. E questo la nostra associazione consumatori lo sa bene, perché le verifiche sui mutui sono il nostro pane quotidiano.

Con la perizia tecnica, scopri tutte le irregolarità del tuo contratto di mutuo.

Ti è mai capitato di dubitare del tuo contratto di mutuo?
Di pensare che qualcosa non tornasse nel calcolo degli interessi?
Non sarebbe poi così strano: succede in 3 contratti su 4.

E quando succede, il recupero degli interessi passivi del mutuo – che sarebbero a quel punto addebitati illegalmente – diventa non solo una possibilità, ma anche un diritto.

È chiaro, chiedere il rimborso degli interessi a seguito di un’irregolarità nel contratto di mutuo NON rientra tra i metodi per risparmiare sugli interessi.

Tuttavia, è innegabile che agire in difesa dei propri diritti comporta anche un vantaggio economico: il vantaggio di un rimborso cospicuo, capace di risollevare la tua situazione finanziaria.

Se vuoi saperne di più, leggi la nostra pagina dedicata al servizio di verifica del mutuo. Oppure scrivici, tramite il modulo qui sotto.

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