Anatocismo bancario, cosa fare per recuperare gli interessi?

Con i consigli di ADifesa saprai subito cosa fare in caso di anatocismo bancario sul tuo conto corrente aziendale. Continua a leggere l’articolo!

Anatocismo bancario, cosa fare per recuperare gli interessi? Scoprilo nell'articolo

Il reato di anatocismo bancario è più diffuso di quanto si pensi.
Secondo le stime di ADifesa, il 75% dei conti correnti affidati è interessato dal fenomeno della capitalizzazione degli interessi passivi (fenomeno che è, lo precisiamo, illegale).

Eppure la maggior parte dei correntisti – specialmente chi è titolare di un conto aziendale – non sa ancora come difendersi da certe irregolarità bancarie. La legge è dalla parte dei cittadini vittime di illeciti; ma chi è vittima di anatocismo bancario, non sa cosa fare per recuperare gli interessi.

In questo articolo proveremo a suggerirti l’iter migliore per farti ottenere finalmente giustizia. Se la banca ti ha spinto a restituirle più del dovuto, facendoti pagare interessi passivi che non le dovevi, hai diritto a ricevere un rimborso dalla banca. Rimborso cospicuo, molto spesso a tre zeri, come dimostra la lista dei casi reali che trovi sul nostro sito.

Nei prossimi paragrafi troverai tutte le informazioni che cerchi sulla procedura di rimborso interessi; informazioni che ha messo insieme per te il team di ADifesa.

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Verifica che ci sia davvero anatocismo

La prima cosa da fare per recuperare gli interessi illeciti di un anatocismo su conto corrente aziendale è verificare che l’anatocismo ci sia stato davvero.

Non fraintenderci: come già ti abbiamo accennato, la capitalizzazione illegale degli interessi è una situazione parecchio diffusa. Perciò, se hai sospetto di essere vittima della banca, quasi certamente lo sei davvero.

Quando parliamo di verifica, intendiamo in effetti la perizia approfondita che è necessaria per dimostrare a tutti che il reato è stato commesso. Insomma, non basta dire alla banca che hai pagato più del dovuto. In fase di reclamo (o di ricorso, giudiziale o stragiudiziale che sia) devi avere in mano delle prove tangibili, un fascicolo già pronto.

L’Associazione ADifesa, per esempio, lavora così:

  • In prima battuta, esegue una verifica veloce.
    Questa prima analisi serve a capire se la tua linea di credito ha i requisiti necessari a procedere. In genere, i nostri professionisti impiegano dai 2 ai 5 giorni per darti una prima risposta.
  • Successivamente, si lavora alla perizia approfondita.
    La perizia approfondita richiede il coinvolgimento di esperti di matematica finanziaria e di diritto bancario. È in questa fase, infatti, che viene preparato il fascicolo da mostrare come prova; fascicolo che includerà anche l’importo che la banca deve restituire.

La strada verso il rimborso degli interessi inizia sempre da qui. La una perizia sul finanziamento è la cosa più importante da fare in caso di anatocismo bancario.

Chi si occupa di anatocismo? A chi rivolgersi?

Per una perizia approfondita, puoi chiedere aiuto a un avvocato, a uno studio legale o a un’associazione consumatori.

È importante sottolineare che la procedura di ricorso sull’anatocismo deve essere eseguita da professionisti esperti del settore bancario, ma anche del diritto dei consumatori. Questo è uno dei motivi per cui in migliaia scelgono ADifesa.

ADifesa, la nostra associazione, conta infatti su una lunga esperienza nel settore dei ricorsi contro la banca sul tema dei prestiti e dei finanziamenti. Per questo, negli anni, ha costruito una squadra di professionisti al completo, in grado di fronteggiare qualsiasi aspetto del ricorso.

Un’associazione consumatori sa offrirti un supporto completo, più di uno studio legale. E in più ti fa risparmiare, ma di questo parleremo fra poco.

Quali documenti servono per la perizia?

I documenti necessari per una prima verifica, e per la successiva perizia, sono essenzialmente:

  • il contratto di apertura
  • gli estratti conto
  • il riassunto scalare
  • il calcolo delle competenze

Si tratta di documenti che dovrebbero già essere in tuo possesso, perché – in linea generale – è compito della banca inviarli periodicamente, cartacei o digitali.

In ogni caso, se dovessi accorgerti di non averli, con ADifesa sei al sicuro: i nostri consulenti ti assisteranno anche in questa fase, recuperando tutti i documenti che servono al tuo posto.

Invia un reclamo formale per avere un rimborso

Una volta eseguita la perizia, il reclamo formale è lo step successivo per farsi valere contro la banca.

Attenzione! Il reclamo formale non è sempre una strada efficace: nella maggior parte dei casi di anatocismo è necessario arrivare al ricorso. Ciò nonostante, l’invio di una lettera di reclamo formale rappresenta comunque una strada da tentare.

Anche perché ci sono dei casi particolari da tenere in considerazione. Se per esempio il rimborso che chiedi è solo di poche migliaia di euro, la banca sarà più disposta a restituire i soldi senza ricorrere al Tribunale, perché le conviene.

Non dimenticare, infatti, che l’anatocismo bancario è un reato. E come tale, non ammette via di fuga: se la banca ha sbagliato, deve pagare. Ed è sempre meglio pagare fuori dall’aula del giudice.

Fai causa alla banca per anatocismo

E se la banca rifiuta il reclamo per anatocismo bancario, cosa puoi fare? Di certo, non ti devi arrendere: per farti restituire i soldi puoi sempre provare la strada della causa legale.

Il ricorso giudiziale è la via migliore per avere giustizia. A differenza delle altre controversie tra creditori e banche – come quelle relativi al credito al consumo, al recupero degli interessi su prestiti e carte revolving – che si risolvono con un ricorso via stragiudiziale, nel caso dell’anatocismo è preferibile adire vie legali.

In fondo, l’anatocismo è un reato perseguibile per legge. Pertanto, se puoi dimostrare tramite perizia di esserne vittima, l’esito della causa legale è sicuro e garantito.

Molti debitori ancora temono di iniziare una causa con una banca, ma in verità non c’è nessun motivo di preoccuparsi. E le persone che abbiamo aiutato possono dartene conferma. Una team di professionisti seri – come quello di ADifesa – può garantire senza problemi sulla riuscita del procedimento.

Quali sono le tempistiche per ottenere giustizia?

Una causa per anatocismo può durare fino a un massimo di due anni, in base ai tempi richiesti dal tribunale stesso.

Se per il ricorso hai preferito l’assistenza di uno studio legale, i tempi potrebbero allungarsi: la disponibilità di un avvocato quasi mai è tempestiva. Un’associazione come ADifesa, invece, ti fa risparmiare molto più tempo.

I professionisti di ADifesa, per esempio, riescono a consegnare la perizia entro 15 giorni dalla tua richiesta. Tutto il resto esula dalla nostra responsabilità: l’iter di una causa legale richiede tempo. Per questo, ADifesa si impegna a velocizzare il lavoro di analisi e di verifica, già a partire dal primo contatto con i nostri consulenti.

Compilando il form qui sotto, per esempio, riceverai una risposta da un nostro professionista in meno di 48 ore. Una volta ottenuti i documenti necessari, prepareremo poi il fascicolo nell’arco di due settimane. A quel punto il reclamo (o il ricorso) sarà il passaggio successivo.

Quanto costa affrontare una causa per anatocismo?

Una causa per anatocismo presenta costi fissi e costi variabili. I costi fissi sono quelli relativi al disbrigo della pratica in Tribunale. Parliamo quindi del contributo unificato, che parte da una cifra di 43 euro e aumenta in base al valore della causa, e delle marche da bollo da 27 euro. Anche le spese di notifica della citazione vanno incluse in questo conteggio, e in genere si aggirano intorno a dieci-quindici euro.

I costi variabili sono quelli che riguardano la perizia approfondita e il lavoro dei legali.

Qui la situazione si complica un po’, perché ogni avvocato tiene conto del suo tariffario personale. In generale, uno studio legale chiede in media 1.500 euro per una perizia econometrica, mentre alcune parcelle arrivano fino a 2.500 euro, ovviamente da versare in anticipo.

Con ADifesa, però, non ci sono parcelle da pagare.
Se scegli di affidarti alla nostra associazione, la perizia è infatti tutta a carico nostro. Quello che ti viene richiesto è soltanto un piccolo contributo – stabilito già all’inizio in base al tuo caso specifico – da versare dopo che hai ottenuto il rimborso. A questo va aggiunto, in verità, anche il pagamento della quota associativa, una quota pari a 10 euro.

In breve, con l’Associazione ADifesa risparmi fino al 50% dei costi variabili di una causa per anatocismo.

Ottieni giustizia sull’anatocismo con l’aiuto di ADifesa

Se pensi di essere vittima di anatocismo bancario sul tuo conto corrente aziendale e hai bisogno di supporto, ADifesa è pronta a stare al tuo fianco per aiutarti a ricevere il rimborso che ti spetta.

Compila il form qui sotto, oppure scrivici a contatti@adifesa.it.
Ti aspettiamo.

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